La comunità privata per il secondo anno della sfilata degli Ingegni, unita nella preghiera nel giorno tanto atteso del Corpus Domini. Al Museo dei Misteri la tradizionale funzione officiata da Monsignor Giancarlo Bregantini


CAMPOBASSO. Un giorno di festa a metà, ancora una volta come è stato lo scorso anno. Campobasso privata della processione dei Misteri a causa delle restrizioni legate alla pandemia che nel corso di quest’ultimo anno e mezzo ha portato via tante vite.

Per rispetto di quelle persone e delle famiglie colpite dal dolore del lutto, è stato giusto fermarsi ancora una volta per riflettere.

Questo clima di sospensione che vive la tradizione più amata dalla comunità e attesa tutto l’anno, fa male da una parte ma dall’altra aiuterà a preparare al meglio la processione del prossimo anno, perché in fondo, come sottolineato dall’amministrazione comunale nel messaggio diffuso alla città, “il Corpus Domini è senza dubbio la festa più amata dai campobassani e quella che attira il maggior numero di visitatori in città”.

“Vogliamo tutti che questa di oggi sia l’ultima nostalgia che ci tocca superare e mandare giù” ha dichiarato il sindaco Roberto Gravina. “Ciò che per il secondo anno consecutivo questa giornata del Corpus Domini non è, abbiamo, purtroppo, già imparato a conoscerlo e, per quanto oggi come lo scorso anno sia stato necessario lasciare i Misteri del Di Zinno fermi nella loro casa di via Trento, non ci sarà rassegnazione in noi e nella nostra comunità. Ci sarà e c’è, invece – ha aggiunto Gravina – speranza e appunto voglia. Quella di vivere insieme, l’uno accanto all’altro, le nostre tradizioni, sentendoci sicuri di poterlo fare senza mettere a rischio la salute di alcuno. Quello che ci manca oggi in questo Corpus Domini 2021, ovvero il vederci nelle strade della nostra città con lo sguardo rivolto verso l’alto, ancora e sempre stupiti per ciò che gli ingegni del Di Zinno hanno capito del nostro cuore permettendoci senza reticenze di condividerlo con il nostro prossimo, è un pensiero insostituibile che ci portiamo dentro non però da soli, ma tutti insieme, indistintamente” ha concluso il primo cittadino. E allora nonostante tutto, buon Corpus domini a tutti!

Dav.Vit.

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