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Isernia, in 20 già sicuri della poltrona: ecco gli eletti in Consiglio comunale

Tsunami Fabrizio, 643 voti, che stacca finanche l’assessore regionale Calenda, seconda assoluta con 448 preferenze. I restanti dodici seggi (più il sindaco) dipenderanno dall’esito del ballottaggio


ISERNIA. Sono già in 20 i consiglieri sicuri del posto a Palazzo San Francesco.  Indipendentemente da come finirà al ballottaggio dei prossimi 17 e18 ottobre, la nuova assise scaturita dalle urne ha già una forma ben delineata.

Per la coalizione di centrosinistra 8 eletti già al primo turno.

Isernia Futura avrà 3 seggi certi: spetteranno a Francesca Scarabeo (279 voti), Angelo Iannone (221) e Domenico Di Baggio (210). La senologa e il medico militare tornano a Palazzo San Francesco dopo l’esperienza della consiliatura Brasiello, terminata anzitempo nel 2015 grazie anche al loro voto contrario.

Due invece gli scranni per il Pd: Maria Teresa D’Achille si conferma primatista assoluta del partito con 297 preferenze, seguita da Ovidio Bontempo (219).

Un seggio, invece, per il Movimento 5 Stelle: anche qui pareggio con 67 suffragi tra Vittorio Monaco ed Elvira Barone, ma è quest’ultima a guadagnare l’ingresso in Consiglio in prima battuta sempre per ragioni di migliore collocazione in lista.

Infine, 2 seggi per Volt: Federica Vinci 339 preferenze e Umberto Di Giacomo 286. Ma in caso di sconfitta di Piero Castrataro al ballottaggio, quest’ultimo toglierebbe il seggio proprio al secondo classificato del partito paneuropeo.

Per il centrodestra, invece, sono 9 i sicuri. Di essi, 3 seggi a Forza Italia con Raimondo Fabrizio inarrivabile per tutti a 643 voti; segue Linda Dall’Olio con 383 e Cesare Pietrangelo con 365. Due invece per Isernia Migliore: Domenico Chiacchiari (359 voti) e Antonella Matticoli (252), ma quest’ultima perderebbe il seggio in favore di Melogli se l’ex sindaco dovesse perdere le elezioni al secondo turno.

Un seggio a testa, invece per altri quattro partiti della coalizione: l’assessore regionale Mena Calenda nelle file dell’Udc (448), Enzo Di Luozzo per i Popolari per l’Italia (281), un coriaceo Giovancarmine Mancini con Alleanza per il Futuro-Rinascimento (347) e Marco Amendola (216) per Iris.

Per la coalizione capeggiata da Cosmo Tedeschi sindaco, infine, 3 seggi certi: quello del candidato primo cittadino (a spese di Daniele Armenti, 102 voti, primo nelle file di Isernia Civica-Tedeschi sindaco) e due per Fratelli d’Italia, che elegge da subito Elisabetta Lancellotta (235) e Pietro Paolo Di Perna (233).

I dodici consiglieri mancanti saranno determinati a seconda dell’esito elettorale: per capire a chi spetteranno leggi qui.

In bilico Stefano Testa della Lega e Oreste Scurti di Progetto per Isernia, elegibili in caso di vittoria di Melogli, e Sara Ferri di Isernia verde e solidale, che entrerebbe in Consiglio se il vincitore finale risultasse Castrataro.

 

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