L’amministratore delegato di Stellantis ha presentato il piano strategico. Sul piatto il governo mette 370 milioni di euro. L’investimento totale ammonta al 2,5 miliardi


TERMOLI. La gigafactory a Termoli si farà e ormai la firma dell’accordo è questione di poche settimane. Lo ha confermato Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis.

Come riporta La Stampa, il manager del quarto gruppo automobilistico mondiale nato dalla fusione di Fca con Psa, conferma che il governo ha messo sul piatto 370 milioni di euro.

L’investimento complessivo, a cui partecipano TotalEnergies e Daimler, dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,5 miliardi.

Questo quanto riferito incontrando la stampa italiana poche ore prima della presentazione del piano strategico del gruppo al Taets Art & Event Park di Zaandam, cittadina olandese dei mulini a vento a quindici chilometri da Amsterdam.

Tavares ha anche spiegato le difficoltà che hanno sinora rallentato la firma dell’accordo. “Viviamo – ha detto – in un mondo complesso. Stiamo lavorando con il governo italiano: il sostegno che arriverà dall’esecutivo di Roma è simile a quello accordato dai governi di Francia e Germania, per la realizzazione delle altre due Gigafactory di Stellantis in Europa”.

La Gigafactory di Termoli sarà realizzata da Acc, che vede come soci Stellantis, TotalEnergies e Daimler. “Acc – dice il manager portoghese – deve avere l’approvazione di tutti e tre gli azionisti e stiamo allineando le agende per avere il via libera di Daimler”.

L’impianto di Termoli, terzo in Europa (altri due sono in America), è uno dei tasselli della strategia di Stellantis che – attraverso gli accordi con giganti come Amazon, Foxconn, Samsung, Lg, Vulcan e Factorial Energy – punta a sviluppare in modo autonomo microchip e software. Il piano strategico indicherà obiettivi globali e regionali, parlerà di prodotti, servizi e organizzazione del lavoro. Per l’elettrificazione dei brand del gruppo sono previsti oltre 30 miliardi di investimenti entro il 2025.