HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Comunità verdi, Isernia capofila: si punta forte sul turismo sostenibile

Comunità verdi, Isernia capofila: si punta forte sul turismo sostenibile

Approvato in Consiglio comunale lo schema di convenzione per l’adesione al bando Pnrr da 2,6 milioni di euro


ISERNIA. Approvato lo schema di convenzione per le green communities che vedrà Isernia come comune capofila di altri 10 enti locali, candidandosi a un progetto finanziato tramite i fondi del Pnrr. Come spiegato lunedì 8 agosto in Consiglio comunale da Nicolina Del Bianco della lista civica Isernia Futura (nella foto), si è trattato di un lavoro collegiale, di enorme complessità, svolto insieme al sindaco Piero Castrataro e all’assessore alla Programmazione Maria Teresa D’Achille per cercare di costituire comunità locali coordinate e associate tra loro che vogliono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

“Questo bando è stato pubblicato a fine giugno – ha detto la consigliera Del Bianco – Lo abbiamo preso subito in considerazione, studiandolo. Ci siamo resi conto che il Comune di Isernia non poteva partecipare da solo perché uno degli obblighi principali previsto dall’avviso era quello di farlo in collaborazione a dei comuni limitrofi. Dalla tabella delle valutazioni dei punteggi abbiamo compreso che i comuni dovevano essere almeno nove, perché  un numero consistente consente di poter entrare in graduatoria. Ovviamente l’assessore alla Programmazione ha ritenuto prioritario contattare tutti i piccoli comuni e insieme abbiamo pensato di sfruttare i riferimenti che avevamo nell’area interna Isernia-Venafro, così da riuscire ad avviare subito il tutto, visti i tempi ristretti. Il bando scade il 16 agosto e noi abbiamo sperato in una eventuale proroga da parte del ministero, che però si è rivelata impossibile”.

Fatto è che la carenza di organico che affligge molti comuni, non solo quello di Isernia, oltre alla difficoltà del bando medesimo, hanno fatto allungare di molto i tempi, con alcuni enti locali che hanno aderito soltanto in questi ultimi giorni. Per la partecipazione del Comune di Isernia al bando erano difatti propedeutiche le adesioni degli altri comuni, molte delle quali arrivate all’ultimo momento. “Il sindaco – ha sottolineato Del Bianco – ha percepito subito la portata e la potenzialità di questo bando perché il ministero, sulla base di normative comunitarie, spinge per creare delle green communities. Abbiamo avuto l’ok formale di altri 10 comuni dell’area interna. Per il Molise ci sono solo 2,6 milioni di euro e il ministero non finanzia tutti quelli che partecipano, ma può finanziarne solo 30. Per di più il ministero ha individuato 11 settori e bisogna che ciascuno lavori almeno su 3, ma solo se ne scegli da 4 in su ottieni un certo punteggio. Il sindaco perciò ha optato per le energie rinnovabili, la mobilità, il turismo sostenibile e la forestazione, quest’ultima su richiesta degli altri comuni perché sono rimasti scoperti da quando non ci sono più le comunità montane. Le green communities sono sicuramente delle forme innovative, in attuazione di quelle che sono le direttive comunitarie. Lo Stato italiano ha però legato questa cosa ai fondi del Pnrr. Noi, anche lavorando a Ferragosto, cercheremo di chiudere questo ragionamento, raccogliendo le varie approvazioni della convenzioni provenienti dai comuni che hanno scelto di aderire”.

Lunga la discussione in merito, con l’opposizione che ha lamentato come l’argomento, nonostante la sua importanza, sia arrivato in commissione solo a ridosso del Consiglio, senza dare il tempo ai consiglieri di capire a fondo il bando.

Il sindaco, ripromettendosi di fare in modo che questi ritardi non accadano più, ha fornito altri particolari in merito. “In questo bando toccheremo principalmente il turismo sostenibile – queste le sue parole – e in particolare la possibilità di riqualificare alcuni mulini. Vi faccio un esempio: il mulino che è del comune di Pesche ma si trova nel territorio del comune di Isernia, di fronte all’ex Hotel Emma, non sarà riqualificato come produzione di energia elettrica, ma come punto di un percorso turistico praticabile sia attraverso le bici che a piedi. L’idea era quella di collegare tutti i comuni – Pesche, Miranda, Isernia, Macchia, Monteroduni, Longano e  così via – a dei percorsi naturalistici lungo le vie dell’acqua, quindi l’accento sarà dato principalmente a questo tipo di infrastrutture e in misura minore alla produzione di energia rinnovabile. Ciò perché i comuni – non tanto Isernia, ma quelli limitrofi – già hanno qualcosa, probabilmente sarà fatto qualche impianto fotovoltaico o qualche efficientamento sulle reti di illuminazione pubblica. Abbiamo l’ufficialità della Regione che il ministero ha approvato l’area interna Isernia-Venafro, quindi Isernia è passata da area urbana ad essere area interna con Venafro. Quest’area interna – ha concluso – sarà oggetto di un finanziamento che nei sei anni sarà di circa 14 milioni di euro”.

L’adesione allo schema di convenzione è passato con 19 favorevoli e 9 astenuti.

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