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Villa di Termoli, respinto il ricorso della Pts village e la richiesta di 3 milioni di risarcimento

Il pronunciamento del Tribunale di Larino non accoglie l’istanza della società, riconducibile all’ex presidente della regione Paolo di Laura Frattura e al noto broker finanziario Gianluigi Torzi. Della questione si era occupata anche la trasmissione ‘Le Iene’


CAMPOBASSO. Villa di Termoli, con sentenza pubblicata oggi, 1 settembre, il Tribunale di Larino, Sezione Civile, in persona del giudice Stefania Vacca, ha definito la causa tra la PTS Village srl e la famiglia Varanese-Cornacchione.

La vicenda è quella relativa alla proprietà della villa sita sul lungomare nord di Termoli, oggetto della nota querelle finita anche qualche anno fa all’attenzione della trasmissione televisiva nazionale di Italia 1, ‘Le Iene’.

La società PTS, riconducibile all’ex presidente della regione Paolo di Laura Frattura e al noto broker finanziario Gianluigi Torzi, dopo aver acquistato nel 2010 una porzione (corrispondente al sub 1) della bellissima villa sul mare della famiglia Cornacchione-Varanese, aveva subito dopo tentato di sostenere di averla comperata tutta, arrivando, nel 2016, a citare in giudizio dinanzi al Tribunale di Larino la famiglia, per rivendicare la proprietà dell’intero immobile (quindi anche del sub 2), chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro per i danni asseritamente subìti per colpa dei venditori.

Una causa, quella della PTS, promossa dopo che la stessa società era stata condannata dal Tribunale di Larino per lo spoglio violento e clandestino inferto dai suoi titolari all’inquilina affittuaria del sub 2, la signora Cerio, e dopo che lo stesso appartamento era stato devastato, da autori rimasti ignoti, solo poco prima che l’Ufficiale Giudiziario la reimmettese nel possesso.

Dopo sei anni, e purtroppo solo dopo la morte della signora Iole Varanese, l’atteso verdetto: all’esito del giudizio civile, il Tribunale ha respinto la domanda della PTS, accogliendo le tesi della famiglia Varanese, ossia accertando la proprietà di una porzione della villa in capo alla signora Iole Varanese per usucapione, e pertanto respingendo la richiesta risarcitoria, con condanna della PTS al pagamento delle spese legali in favore della Varanese.

Determinante, ai fini della decisione, la circostanza evidenziata dalla difesa della famiglia, che è riuscita a dimostrare l’esistenza di trattative intercorse tra la PTS e Varanese successivamente alla compravendita del sub 1 e finalizzate ad acquistare anche il sub 2, circostanza, questa, che il giudice ha ritenuto idonea a dimostrare la “consapevolezza dell’acquisto, in precedenza, del solo sub 1”.

Si chiude dunque anche quest’altro filone della vicenda, dopo che lo stesso Tribunale aveva già accertato l’illiceità dello spoglio violento e clandestino perpetrato dai titolari della PTS ai danni dell’affittuaria signora Cerio. Ancora pendente, invece, il processo penale a carico di Torzi per la devastazione dell’immobile sub 2.

La famiglia Varanese Cornacchione è stata assistita con successo nel giudizio dagli avvocati Bruno Corsi, Roberto Di Iorio e Massimo Romano.

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