Il commento del primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia alla notizia della soppressione della Radioterapia al Gemelli per i pazienti molisani
ISERNIA. “Quando si cedono servizi pubblici ai privati succede anche questo”: inizia così il commento, lasciato sui social, del Pronto Soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia alla notizia della soppressione della Radioterapia al Gemelli per i pazienti molisani a causa della mancata possibilità di sforare il budget previsto. Ed è a partire da tale caso che il noto medico torna a rilanciare la necessità di restituire tutti i servizi alla sanità pubblica.
“Se lo Stato non gli dà quello che vogliono, decidono di chiudere ed interrompere le prestazioni – prosegue Pastore – Noi, negli ospedali, senza personale e mezzi, non possiamo interrompere il servizio e continuiamo ad erogarlo in condizioni disastrose. A noi ci mettono in condizioni sempre peggiori per portarci alla chiusura per consunzione, mentre i privati possono minacciare di chiudere se non hanno quello che chiedono.
Non sarebbe il caso di riscrivere la sanità regionale – propone il primario – portando tutti i servizi nel pubblico ed investendo perché funzioni per i bisogni dei cittadini? Pura utopia. La sanità deve essere privatizzata perché la salute deve diventare sempre più una merce su cui fare profitto e tutte le forze politiche in Parlamento e in Regione lavorano per questo.
Anche i 5 Stelle, che hanno avuto un ministro alla Sanità ed un sottosegratario, non hanno cambiato registro. Si spera che vogliano, ora, dire e fare qualcosa di diverso rispetto al passato.
Questi episodi servono soltanto a creare la tensione giusta per privatizzare più velocemente.
Sicuramente saranno accontentati.
La conferenza dei sindaci non è riuscita a riunirsi per dare una risposta alla disastrosa situazione degli ospedali – conclude la provocazione – ma sicuramente si farà per dare appoggi alle richieste del Gemelli”.
