Le critiche del movimento civico: “Il canovaccio seguito nella stesura ripercorre pedissequamente le orme di quello fallimentare che lo aveva preceduto”
CAMPOBASSO-ISERNIA. “La bozza di Piano Operativo Sanitario 2022-2024 che la struttura commissariale della Regione Molise ha emanato è divenuta oggetto non solo di attenzione, ma di preoccupazione ed allarme tra gli addetti ai lavori e soprattutto tra i cittadini/utenti molisani. Già ad una prima lettura, appare evidente la pochezza progettuale e l’assenza di proposte operativamente efficaci a riprova della mancanza di comprensione delle criticità che sta vivendo il nostro Sistema Sanitario Regionale, inoltre e, cosa più inquietante, della totale mancanza di una idea complessiva di quale modello di sanità si voglia adottare”. Così la direzione regionale di Molise Domani in una nota stampa. “Il canovaccio seguito nella stesura del Pos, ripercorre pedissequamente le orme di quello fallimentare che lo aveva preceduto, riproponendo soluzioni di carattere restrittivo, fortemente penalizzanti il diritto alla salute dei cittadini di questa regione”.
Nel Pos proposto “il ruolo della medicina territoriale appare ridotto, di fatto, ad una semplice riproposizione di quello esistete con un piccolo maquillage di facciata per apparire conformi alle disposizioni del Pnrr (Mission 6, component 1 e 2) ed al DM 77/2022, senza alcuna proposta concreta su come, quando, in che modo, con quali figure coinvolte, con quali percorsi, si intende realizzare le riforme indicate da quei dispositivi normativi. Appare chiaro dalle poche pagine che a questo tema hanno riservato – proseguono da Molise Domani – che non si è assolutamente compreso che quel piano e quel decreto hanno indicato la via per una vera rivoluzione copernicana nella strutturazione dell’assistenza sanitaria, ponendo a centro dell’intervento pubblico il cittadino/utente con i suoi problemi socio-sanitari, in una visione olistica dei suoi bisogni che siano espressi od ignorati, e per far questo pone in posizione centrale la medicina territoriale che, in quest’ottica diviene l’asset principale del Sistema Sanitario Regionale”.
Per quanto riguarda la rete delle emergenze, delle patologie tempo-dipendenti e della rete dei punti di nascita “le soluzioni adottate appaiono raffazzonate, non esaustive ed inique. Giustificate dai limiti imposti dal famigerato DM 70/2015 (Decreto Balduzzi), e per i quali si sono elemosinate deroghe ai tavoli tecnici ministeriali, senza avere la capacità di elaborare proposte e modelli organizzativi originali ed innovativi per la nostra Regione che fossero in grado di mantenere la rete dei servizi senza debordare dai confini del DM 70/2015. A riguardo, considerando che anche nella bozza del POS – proseguono da Molise Domani – si propone la connessione in rete dei tre principali nosocomi regionali (un Hub Campobasso e due Spoke a Termoli ed Isernia), una proposta potrebbe essere quella di unificare gli ospedali pubblici molisani in un’unica Azienza, ovvero l’Azienda Ospedali Riuniti del Molise, come similmente già fatto in molte altre regioni, mantenendo tutti gli stabilimenti ospedalieri sotto un’unica governance”.
“Questo consentirebbe ad esempio, di avere una sola Unità Operativa (UO) di Emodinamica od di Ostetricia e Ginecologia presso l’hub di Campobasso, ma nulla impedirebbe a queste UO di avere due sezioni distaccate presso gli Spoke di Termoli e Isernia, con dotazione adeguata di personale ed attrezzature per erogare H24 le rispettive prestazioni di competenza. Si resterebbe nei limiti del DM 70/2015, si garantirebbero le stesse di prestazioni specialistiche a tutti gli utenti che fanno capo ai tre ospedali e si avrebbero notevoli vantaggi organizzativi. Infatti, considerando che tutte le risorse umane afferirebbero ad un’unica UO potrebbe essere operata una periodica rotazione del personale che acquisirebbe quindi sempre maggiore esperienza e si potrebbe programmare una sua adeguata distribuzione evitando i vuoti di organico tipici di alcuni periodi dell’anno”, sottolineano da Molise Domani. E concludono: “Questa, come altre proposte che non faremo mancare in futuro, sono consegnate alla valutazione cittadini ed alle istituzioni di questa regione, con lo spirito di servizio che ha ispirato ed ispira l’azione di Molise Domani”.