LARINO. Custodiva reperti archeologici di grande valore che, se immessi sul mercato clandestino avrebbero fruttato un enorme guadagno. L’uomo però non aveva fatto i conti con i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Termoli, che lo hanno smascherato.
Il blitz è scattato nell’ambito del controllo economico del territorio e contrasto ai traffici illeciti. Grazie a una scrupolosa attività di indagine, i militari hanno individuato e sequestrato, abilmente occultati, manufatti archeologici, risalenti al periodo storico tra il VI e il III secolo A.C.. Si tratta di oltre 20 pezzi, quali ceramiche Apula, Daunia e Gnathia, di grandissimo valore, non solo economico, sottratti alla comunità e al patrimonio storico-archeologico periziati, repertati e tecnicamente valutati anche dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio
Denunciato l’uomo che li aveva nascosti alla Procura della Repubblica di Larino, per il successivo iter processuale e fatte salve le necessarie conferme, nel prosieguo delle indagini preliminari nonché le prerogative della difesa.
La soddisfazione di Della Porta e Lancellotta: "Grazie al Governo Meloni e al ministro Sangiuliano"…
Nel 25esimo anniversario il ricordo dei vice brigadieri Caccia e Campopiano CAROVILLI. Nella giornata di…
Le campobassane spaventano le lagunari al Taliercio nel primo quarto. Anche nel terzo periodo tanta…
Ufficializzata dal Partito Democratico, su di lei anche la convergenza del Movimento 5 Stelle TERMOLI.…
Necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Per fortuna nessuno è rimasto ferito GUARDIAREGIA. Momenti di…