Isernia, Antoci mette in guardia sulle infiltrazioni delle ecomafie in Molise

Oggi all’evento promosso da Confartigianato l’ex presidente del Parco dei Nebrodi si è schierato ancora una volta dalla parte della legalità: “Dobbiamo erigere un muro contro chi pensa di poterci derubare di sogni e speranze”. GUARDA IL VIDEO


di Pietro Ranieri

ISERNIA. Tutelare e promuovere la legalità. È questo il filo che unisce Confartigianato Molise e Giuseppe Antoci e che rappresenta anche il motivo ispiratore dell’evento di scena oggi pomeriggio presso la Sala Teatro San Francesco a Isernia. L’associazione di artigiani e piccole imprese del Molise, con in testa il suo presidente Romolo D’Orazio, si batte da sempre per divulgare la cultura del rispetto della legalità e, fattivamente, organizza corsi e iniziative in favore delle aziende, riconoscendo meriti all’operato dei propri soci impegnati su questo fronte.

Antoci è il simbolo di quella legalità che, nel suo percorso, non ha mai voltato la testa dall’altra parte, tanto da dover vivere sotto scorta ormai da anni. L’ex bancario e presidente del Parco dei Nebrodi, presidente onorario della fondazione Caponnetto, sfuggito ad un attentato mafioso nel maggio del 2016 dopo aver innescato le indagini sulla truffa operata dalle cosche mafiose ai danni dell’Unione europea, ha presentato il suo libro ‘La mafia dei pascoli’, scritto insieme a Nuccio Anselmo e con prefazione di Gian Antonio Stella.

Nel corso della serata, condotta dalla giornalista Valentina Ciarlante, c’è stata l’occasione di ripercorrere le vicende personali del dottor Antoci e le sue lotte contro tutte le organizzazioni mafiose, in particolare Cosa nostra, con cui si è scontrato a viso aperto. E ai microfoni di isNews ricorda: “Attenzione alle inflitrazioni delle mafie, soprattutto delle ecomafie, in territori considerati vergini. Sbagliamo a credere che non sia possibile. Io sono sempre per costruire ponti, ma di fronte a chi pensa di poterci derubare di sogni e speranze dobbiamo erigere un muro”.