L’aneddoto raccontato dal governatore, che ha parlato di una possibile riconferma degli uscenti, linea già indicata per Fontana e Fedriga. E che per la data delle votazioni ha parlato di fine maggio-inizio giugno


CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, il governatore Donato Toma rilancia sulla sua candidatura, anche nel solco della decisione presa a livello nazionale nel centrodestra, di riconfermare gli uscenti.

“Nei giorni scorsi – le sue parole nella conferenza stampa di fine anno – sono stato a cena con i presidenti di Lombardia e Friuli Venezia Giulia Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga, che saranno riconfermati come uscenti. Io che sono abituato a non dare nulla per scontato aspetto. In realtà sono stato anche a pranzo col governatore della Campania Enzo De Luca, che non è della mia area politica, ma più che altro per capire come si stavano regolando”.

Una spinta in suo favore potrebbe arrivare dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che lo ha chiamato nei giorni scorsi. E qui Toma ha rilevato un aneddoto. “L’altra sera mi ha chiamato due volte e io non ho risposto, in realtà stavo suonando la nuova chitarra manouche che ho comprato. Ho riprovato a chiamarlo ed era impegnato, così ho lasciato un messaggio alla sua segreteria, anche per fargli gli auguri. Mi ha richiamato alle 22 e mi ha anche rimproverato, dicendomi, “ma come non mi rispondi al telefono“, e gli ho rivelato che non avevo sentito la chiamata perché stavo suonando. Ci siamo dati appuntamento al mese di gennaio per riorganizzarci. Il presidente Berlusconi mi ha sempre ribadito il suo sostegno, per cui penso ci sono i presupposti per riproporre eventualmente una mia ricandidatura, anche se non la considero scontata. Noi ci sentiamo spesso, mi ha anche appena omaggiato di un quadro della sua collezione. Ogni tanto lo fa”.

La chitarra grande passione di Toma, che ha ricordato la notte in cui tutti i presidenti di Regione stavano aspettando il premier Conte per una riunione sul Covid, in piena emergenza pandemica. “Dovevamo riunirci con il presidente del Consiglio alle 21 ed erano le 2 di notte. Per aspettare ho iniziato a suonare in attesa della riunione, senza sapere che ero in diretta con la sala stampa e di questa cosa se ne è parlato a livello nazionale. Me lo ha ricordato qualche giorno fa Fontana. Sto pensando anche di fare un duetto con Massimo Garavaglia, che ho saputo che è un eccellente batterista”.

Dall’ironia alla valutazione della richiesta fatta nei giorni scorsi da Fratelli d’Italia, che ha rivendicato la candidatura a governatore per un proprio esponente, in virtù dei voti ottenuti dal partito alle Politiche. “Rivendicazione legittima – il commento di Toma, abbracciando l’assessore Pallante, seduto al tavolo con lui – che sarà valutata dal tavolo del centrodestra”.

Quindi la possibile data delle elezioni. “Se la legislatura si concluderà a scadenza, il 22 aprile e se non ci sarà un decreto nazionale, per accorpare le votazioni – l’annuncio del governatore – toccherà a me fissare la data delle elezioni. In quel caso il Molise andrà al voto tra fine maggio e inizio-giugno”.

Con lui ricandidato? “Ho dato la mia disponibilità, vediamo, poi quel che deciderà la coalizione lo accetterò”, le sue parole.

Carmen Sepede