Lo ha deciso la Cassazione d’oltralpe: sono 10 gli ex militanti italiani coinvolti a vario titolo nell’operazione ‘Ombre rosse’


PARIGI. La Cassazione francese ha ribadito il no all’estradizione per i 10 terroristi italiani coinvolti nell’operazione ‘Ombre rosse. Tra di essi, gli ex Br molisani Maurizio Di Marzo ed Enzo Calvitti. Già in precedenza, il 29 giugno 2022, il tribunale francese aveva negato la richiesta italiana.

Gli altri ex militanti sono Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua, già condannato in Italia per essere stato tra i mandanti dell’omicidio del commissario Calabresi a Milano; gli ex Br Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi; l’ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura; l’ex Proletari armati Luigi Bergamin e l’ex Nuclei armati contropotere territoriale, Narciso Manenti, condannato all’ergastolo per l’omicidio del carabiniere Giuseppe Gurrieri nel 1979.

La motivazione della Cassazione è la stessa già data dalla corte d’appello di Parigi: gli italiani sono stati giudicati colpevoli in patria “in contumacia, senza aver avuto la possibilità di difendersi in un nuovo processo, la legge italiana non offrendo questa garanzia; la quasi totalità dei richiedenti hanno vissuto in Francia per circa 25-40 anni, un paese in cui hanno una situazione familiare stabile, sono inseriti professionalmente e socialmente, senza più nessun legame con l’Italia, cosicché la loro estradizione causerebbe un danno sproporzionato al loro diritto a rispetto della vita privata e familiare”.