Finanziato il progetto dell’Ats di Campobasso che si propone di sostenere 15 persone che vivono in condizioni di grave marginalità


CAMPOBASSO. Dare aiuti concreto a chi ha perso tutto. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ammesso a finanziamento a valere sul Pnrr (Missione 5 Componente 5 Sub investimento 1.3.1) il progetto dell’Ats di Campobasso sull’Housing First in favore delle persone senza dimora del territorio regionale per un importo pari a 450.000 euro.

Il progetto si propone di raggiungere 15 persone singole in condizione di grave marginalità legata alla condizione abitativa (senza tetto, senza casa, sistemazione insicura, sistemazione inadeguata). Avrà una durata complessiva di 3 anni, sarà attivato attraverso la collaborazione di Enti del Terzo settore individuati dall’Ats di Campobasso e da anni impegnati in attività in favore delle persone senza dimora del territorio o in situazioni di povertà estrema: Associazione Faced, Cooperativa Sociale Shomer; Cooperativa Sociale Koinè, Cooperativa Sociale San Celestino V.

Attraverso l’Housing Temporaneo (assistenza alloggiativa temporanea ma di ampio respiro, fino a 24 mesi, tendenzialmente in appartamenti) ed Housing Led (progetti di “abitare guidato/accompagnato” nei quali il diritto all’abitare viene rispettato e preso come elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate non croniche) si vuole innovare i servizi per il contrasto alla grave emarginazione adulta con un intervento efficace e rapido, facilitando l’accesso in casa per persone senza dimora o con grave disagio abitativo. Obiettivo del progetto è anche sostenere la presa in carico e l’accompagnamento personalizzato degli accolti, contenere i costi dell’accoglienza temporanea (dormitori, mense e centri h24) e quelli indiretti legati alla condizione di grave marginalità (accessi impropri ai servizi di pronto soccorso, impatto sulla gestione dell’ordine pubblico, periodi più o meno lunghi di detenzione).

Saranno inseriti nei percorsi di housing first ulteriori 3 nuclei familiari che saranno inclusi in strutture abitative indipendenti e in contesti più piccoli, rispetto alla città (Campobasso, Termoli e Isernia), per un migliore inserimento nella vita comunitaria dei comuni.

Il progetto prevede le seguenti attività: segretariato e orientamento per l’accesso a servizi, programmi e prestazioni; consulenza legale con supporto nel disbrigo di pratiche, nella richiesta di prestazioni, nell’accesso ad attività. Verranno garantiti anche servizi ed attività di accompagnamento per la residenza fittizia e fermo posta. Inoltre, ci si occuperà della realizzazione di alloggi diffusi di piccola dimensione (composto da 2-4 appartamenti rivolti a circa per circa 10-15 persone) nel territorio, possibilmente vicini a spazi collettivi e luoghi di vita cittadina e della ristrutturazione e manutenzione degli alloggi per nuclei familiari. Previsti interventi comunitari di mediazione, interventi per l’orientamento al lavoro e l’inserimento, nel lavoro sociale con le persone senza dimora sul territorio, di momenti, spazi, esperienze, eventi e altre occasioni culturali.