HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Crisi climatica, Coldiretti accende i riflettori sui pericoli che corre il Molise

Crisi climatica, Coldiretti accende i riflettori sui pericoli che corre il Molise

Il presidente regionale Papa: “Tutela del territorio vero banco di prova e ruolo dei consorzi di bonifica fondamentale”


CAMPOBASSO. Dopo l’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito l’Emilia-Romagna, Coldiretti Molise torna sul tema dei cambiamenti climatici e sui rischi concreti per la popolazione, le imprese agricole e quelle degli altri comparti.

“La devastante alluvione che ha colpito nei giorni scorsi gran parte dell’Emilia-Romagna riaccende i riflettori, per la verità mai spenti, sui rischi derivanti da eventi meteo estremi che si verificano sempre più di frequente. La tutela del territorio, a tutto tondo, sarà il vero banco di prova per coloro che saranno chiamati a governare la nostra regione a seguito della prossima tornata elettorale” afferma il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa.

“Fondamentale diventa il ruolo dei consorzi di bonifica che devono poter operare tempestivamente ed efficacemente. Non va infatti dimenticato che fra i molteplici compiti di tali enti vi sono, oltre alla distribuzione delle acque a prevalente uso irriguo, anche la tutela del territorio rurale e la realizzazione di interventi in materia di difesa del suolo. Attività fondamentali non solo per le aziende agricole ma anche per le popolazioni che vivono nei territori rurali di loro competenza che potrebbero subire gli effetti devastanti di esondazioni di corsi d’acqua e canali nelle sedi stradali fuori e dentro i centri abitati”.

In Molise operano due consorzi di bonifica, quello della piana di Venafro e quello del basso Molise, nato dalla fusione di quelli di Termoli e Larino. “Quest’ultimo, però, con una situazione debitoria di circa 30 milioni di euro e la mancanza di un piano di risanamento più volte richiesto – ricorda il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – Appare difficile che possa tornare ad operare in regime ordinario e dunque in maniera efficiente nel breve periodo”.

“Per troppo tempo la Regione non ha prestato la giusta attenzione ai problemi dei due consorzi, oggi riuniti, e questo purtroppo si è tradotto in passato in disservizi per le imprese agricole del comprensorio di bonifica ed un aumento dei rischi in caso eventi estremi” chiosa Ascolese.

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