“Il partito mi ha chiesto di fare un passo di lato e l’ho fatto senza discutere!”: le parole del governatore ancora in sella, intervistato da Il Dubbio, che evidenzia anche il rischio che Forza Italia possa essere fagocitato da Fratelli d’Italia. Intanto per lui ‘lavori’ di portata nazionale


ROMA/CAMPOBASSO. Nel giorno della presentazione delle liste in corsa per le Regionali del 25e 26 giugno prossimi, parla il grande escluso dalla competizione: il governatore uscente Donato Toma. E lo fa sulle pagine del quotidiano nazionale Il Dubbio che lo ha raggiunto per una intervista.

Nell’occasione, il presidente della Regione torna proprio sulla mancata ricandidatura. E alla domanda sui motivi di tale decisione, risponde secco: “Non lo deve chiedere a me. Io il quadro l’ho subito e quando il partito mi ha chiesto di fare un passo di lato l’ho fatto senza discutere. Sono un uomo di partito e anche se potevo non condividere questa posizione l’ho digerita. Se decidono diversamente, non ho il peso politico per mettermi a fare battaglie. Cerco di trarre il buono da ogni situazione che vivo”.

Ad aspettarlo verosimilmente altri importanti incarichi: “I vertici del mio partito – prosegue – mi hanno chiesto di lavorare con loro in alcune situazioni di portata nazionale e per me è un onore”.

Infine, un commento anche sull’eventuale rischio che Forza Italia venga fagocitata da Fratelli d’Italia, proprio a partire dai territori. E forse le liste in campo in Molise già evidenziano tale tendenza (ndr). “È un rischio che esiste – si avvia a concludere Toma – Specialmente nel momento in cui tira un vento destrorso, c’è il rischio che partiti che hanno percentuali minori rispetto ad altri rischiano in qualche maniera di essere molto condizionati nelle scelte, in questo caso da Fratelli d’Italia. Ma questo rientra nelle cose della politica”.