Momenti di alta tensione davanti ad un bar di Campobasso durante I festeggiamenti per il Corpus Domini. Coppia ai domiciliari


CAMPOBASSO. Sono stati momenti di tensione altissima quelli vissuti nella tarda serata dell’11 giugno scorso, tra le ore 22.30 e le 23.00 nella zona centrale di Campobasso, quando i festeggiamenti per il ‘Corpus Domini’ volgevano al termine.

In via Cavour, nei pressi del bar ‘Cavour 66’, è scoppiata infatti un’accesa lite tra una donna ed un uomo che ha finito poi per coinvolgere più persone, molte delle quali in evidente stato di alterazione psicofisica, probabilmente dovuto all’uso smodato di alcol. Il fatto, notato da numerosi passanti, è stato immediatamente segnalato al numero di emergenza 112, innescando così l’intervento immediato sia della pattuglia Radiomobile dei Carabinieri di via Mazzini che della Squadra Volante della Polizia di Stato, poco dopo coadiuvati anche da una pattuglia del servizio 117 del Gruppo della Guardia di Finanza. Nella circostanza anche altri militari dell’Arma, poco distanti dal sito e già operativi per il servizio di ordine e sicurezza pubblica predisposto in occasione delle festività del Corpus Domini, tempestivamente sono corsi in ausilio, evitando che la situazione degenerasse.

Le pattuglie, allertate dalla Centrale Operativa dei Carabinieri, sono giunte rapidamente sul posto, provando subito a calmare gli animi e ad allentare la forte tensione che i tafferugli e le grida provenienti da più parti avevano generato, ma di tutta risposta uno degli aggressori, oltre a rifiutarsi di declinare le proprie generalità, finiva per scagliarsi con calci e pugni contro uno dei carabinieri venendo poi prontamente bloccato anche grazie all’ausilio di alcuni avventori.

Durante le iniziali fasi dell’intervento, un altro carabiniere è stato colpito con una manata al collo da un altro soggetto, tra i protagonisti dell’iniziale lite a discapito della donna, poco prima corso in ausilio all’altro amico violento dopo che questo era stato già immobilizzato e posto in sicurezza.

Le ripetute minacce e ingiurie rivolte, per tutto il tempo, dai due facinorosi a carabinieri, poliziotti e finanzieri, questi ultimi poi sopraggiunti, non hanno minimamente intaccato l’operato tanto professionale quanto fermo e determinato delle Forze di Polizia, tanto che, atteso il momento giusto per intervenire nuovamente ed in modo risolutivo, salvaguardando al contempo l’incolumità degli stessi ma anche dei numerosi avventori e curiosi ivi presenti, i due violenti venivano definitivamente bloccati a caricarti sull’Autoradio di servizio dei Carabinieri l’uno e sulla Volante della Polizia di Stato l’altro prima di essere portati in caserma. Quest’ultimo, in particolare, ancorché nell’auto di servizio, ha continuato a dimenarsi scalciando contro le paratie e le portiere posteriori sino a scardinare il vetro posteriore destro del mezzo.

Giunti così nella caserma dell’Arma di via Mazzini, ricostruita l’intera dinamica dei fatti e sentito il pm di turno, i due sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento aggravato e in concorso oltre che per il rifiuto a fornire indicazioni sulla propria identità. Convalidati gli arresti, i due sono ai domiciliari, a disposizione del magistrato.

Intanto da via Mazzini trapela che gli accertamenti stanno proseguendo al fine di far luce anche su eventuali altre responsabilità in capo a terzi.