Il reparto di Ostetricia e Ginecologia mantiene un buon trend di parti e si appresta a rinnovarsi


ISERNIA. Nonostante la carenza di personale medico e sanitario e la scure dei tagli, l’Unità Operativa del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dello ospedale Veneziale di Isernia resta un esempio di qualità e resilienza sul territorio. E si appresta a rinnovarsi.

Anche nel 2023 si registra un buon trend in termini di numero di parti, sostanzialmente in linea con gli anni appena precedenti, consentendo al punto nascite di rimanere in vita.

A garantire il risultato lo spirito di abnegazione di medici, ostetriche e sanitari che, giorno dopo giorno, cercano di attuare pratiche mettendo al centro le esigenze delle gestanti e dei neonati, con un’assistenza h24 e con la messa a punto di procedure assistenziali in attuazione dei protocolli e delle linee guida vigenti, definendo modalità e tempi di ricovero e parto rapportate alle condizioni di patologia tali da ridurre l’approccio medicalizzato, implementare l’accoglienza, l’informazione e l’umanizzazione delle cure.

Ma la novità è che sono in via di introduzione delle metodiche per il controllo del dolore. Se fino ad oggi al Veneziale si è proceduto solo con pratiche non farmacologiche consistenti in supporto emotivo durante il travaglio-parto, scelta di movimenti e posizioni, respirazioni e massaggi, in arrivo c’è la partoanalgesia, ossia il controllo del dolore attraverso il protossido d’azoto, agente anestetico somministrato per via inalatoria. Un importante passo avanti per tutte quelle donne che vivono con ansia crescente il momento del parto e che, per timore, scelgono di rivolgersi ad altre strutture, magari pure fuori regione.

Il personale del nosocomio pentro ci tiene a sottolineare che le pazienti che decidono di scegliere Isernia per partorire hanno e avranno tutta l’assistenza necessaria per vivere al meglio uno dei momenti più importanti della propria vita: potranno, peraltro, procedere alla donazione del sangue cordonale, potranno essere sostenute per l’avvio all’allattamento e godranno della facilitazione di accesso ai servizi ambulatoriali sul territorio.

Naturalmente la ricerca di ‘rinforzi’ non si ferma, ma il reparto ha ancora tutte le carte in regola per restare un punto di riferimento sanitario di qualità.