Tanti gli argomenti all’ordine del giorno. Occhi puntati sul disegno di legge sull’Autonomia differenziata
CAMPOBASSO. Dopo lo stop dovuto alle elezioni regionali, questa mattina a Campobasso è tornato a riunirsi il consiglio comunale.
Prima dell’inizio dei lavori l’insediamento del consigliere del Partito Democratico Stefano Ramundo, primo dei non eletti alle scorse comunali del 2019, subentrato ad Alessandra Salvatore, neo consigliera regionale.
All’ordine del giorno l’interrogazione del consigliere di FI Esposito sullo stato dei lavori di riqualificazione e valorizzazione del Castello Monforte.
Spazio poi ad un’interrogazione e due interpellanze del consigliere della Lega Tramontano relative, in ordine, al degrado in cui versa il manto stradale e il marciapiede di via Marche, il trasferimento “improvviso” delle scuole Cep Nord e via Tiberio e, infine, le scelte effettuate e le modalità della Sea sulle assunzioni di personale.
Approvate le quattro proposte di deliberazione: ratifica della variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025 approvata con delibera di giunta comunale n.166 del 29 maggio 2023; variazione al bilancio di previsione finanziario 2023-2025, articolo 175 del decreto legislativo n.267 del 18 agosto 2000; modifiche e integrazioni al regolamento comunale per l’istituzione della figura di ispettore ambientale comunale; aggiornamento schema di convenzione, da sottoscrivere con lo Iacp di Campobasso, per interventi di edilizia sovvenzionata su aree concesse in diritto di superficie presso la zona di San Giovanni dei Gelsi.
Occhi puntati infine su due mozioni riguardanti il disegno di legge di Autonomia Differenziata del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. Sia i firmatari della prima, i consiglieri 5 Stelle Simonetti e Vinciguerra, che della seconda, sponda Pd, Chierchia, Trivisonno, Battista, Salvatore, e sottoscritta anche dal neo entrato Ramundo, hanno sottolineato come il progetto acuisca le disuguaglianze territoriali già evidenti nel Paese e vada contro l’obiettivo del Pnrr, che consiste proprio nella riduzione di questi divari. Un disegno di legge che andrebbe contro la Costituzione e i diritti da essa sanciti.
