Isernia, lo stralcio delle cartelle esattoriali infiamma il dibattito in Aula

Accesa discussione in Consiglio in merito alla possibilità di annullare debiti fino a mille euro per tasse municipali non pagate. Una misura che però costerebbe al Comune oltre due milioni di euro. La minoranza: “Opportunità per cittadini e imprese”. La maggioranza: “Si penalizza chi paga regolarmente i tributi”. LA VIDEOINTERVISTA


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Nessuna deliberazione, ma un’accesa discussione in merito alla possibilità, contenuta nel decreto Milleproroghe, di stralciare i debiti fino a mille euro per tasse municipali non pagate e che prevede agevolazioni anche per cartelle esattoriali di importi  superiori.  È quella che ha animato  il dibattito in Aula a Palazzo San Francesco. Una misura che però costerebbe all’ente isernino oltre due milioni di euro. Perché dal Governo non sono previste risorse.

A sollevare la questione è stato il consigliere di Alleanza per il Futuro Giovancarmine Mancini che, insieme agli altri esponenti di minoranza, ha chiesto all’amministrazione di deliberare in merito, visto che per aderire alla proposta c’è tempo solo fino al 30 luglio. “Per cittadini e imprese in difficoltà – ha detto  – è una preziosa opportunità”.

Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore al Bilancio Angelo Iannone.  “La possibilità data dal Governo – ha spiegato – va valutata con altri interessi. La prima valutazione va fatta in base al principio della capacità contributiva da cui deriva il rispetto del principio di uguaglianza e di equità di un provvedimento che provoca effetti deleteri nei confronti di chi si è comportato correttamente, versando le imposte comunali. Da tenere presente anche il fatto che non sono state previste coperture finanziarie. L’eventuale disavanzo deve essere ripianato dal Comune, con una riduzione di risorse da destinare alla collettività. L’impatto sul bilancio è stato chiesto alla struttura e al concessionario. Ica Creset ci ha fornito i dati, prevedendo  2 milioni di euro di disavanzo. Successivamente la struttura comunale ha quantificato un ulteriore disavanzo di 364mila euro. Il totale è pari a 2.364.000 euro spalmato in cinque anni. Parliamo quindi di circa 500mila euro all’anno”.

Quantificato l’impatto sul bilancio, confermato dal dirigente Incani, si è aperta la discussione.

Mancini prima di lasciare l’Aula per impegni presi in precedenza ha accusato duramente l’amministrazione. “In questo modo – ha tuonato – si sta terrorizzando il Consiglio, rispetto a una legge che va in favore dei cittadini in difficoltà, penso davvero che veniate da Marte. Vi prenderete la responsabilità di questa ennesima offesa alla comunità. Non faremo sconti di alcun tipo. E siamo pronti alle barricate”.

Diversi gli interventi arrivati dai banchi dell’opposizione. L’esponente di Fratelli d’Italia Pietro Paolo Di Perna ha chiesto: “Siamo sicuri che la somma sia questa? Non è una cifra impossibile. È vero che si toglie da una parte. Ma c’è un macigno fuori, rappresentato da chi evade per mestiere, che può bilanciare. Confrontiamoci ma non come se dovesse verificarsi una catastrofe. Vediamo prima i numeri”.

“Ci state chiedendo – la risposta del consigliere di Volt Umberto Di Giacomo – di fare un buco di oltre due milioni in bilancio. Sapete cosa significa quella cifra. Il meccanismo e semplice. I soldi si trovano ma togliendo servizi ad altri. C’è un problema di responsabilità sulle spalle dei Comuni, anche su quelli che non sono in grado di reggerla. Nel corso degli anni si sono creati ammanchi. E sapete anche voi quali sono le difficoltà nella riscossione. Il tentativo di volerci far passare come vessatori non regge, perché ci sono i numeri. Non possiamo creare questo tipo di disavanzo anche per una questione morale. Mi aspettavo una strategia da parte vostra”.

Il consigliere del Pd Sergio Sardelli ha posto l’attenzione su un’altra questione. “Mi sono chiesto – ha detto – aderendo alla proposta, chi sono i beneficiari? Sono davvero i singoli cittadini che non ha pagato le tasse? Credo che questa eventuale adesione andrebbe a soprattutto a  beneficio di chi volutamente, non ha pagato le tasse, comprese imprese floride. È necessario che i cittadini sappiano come stanno le cose. Stralciamo due milioni di euro per non farle pagare a chi doveva pagarle e tagliamo i servizi ai cittadini. Per far trarre beneficio a quella classe sociale a cui mira il centrodestra. Quindi premiamo gli evasori fiscali, che sono la maggior parte, a dispetto dei cittadini che hanno pagato le tasse”.

Per il consigliere Marco Amendola al di là dei  numeri c’è un principio costituzionale “che – ha ricordato – è quello della progressività fiscale, a cui tutti dovremmo fare riferimento. Una Carta che distribuisce equità almeno in teoria. Se mi privo di 2 milioni vuol dire che non voglio bene a una parte della città. Il Comune in questo momento può solo reperire la maggior parte di risorse disponibili e immetterle nella città per nuovi servizi. Questo è ciò che andrebbe fatto. La delegazione parlamentare nel momento in cui ha votato il Milleproproghe non sapeva di far male alle proprie comunità?”.

Il consigliere Michele Antenucci, a nome di Isernia Futura, ha voluto quindi sottolineare la questione etica. “Questa adesione penalizza chi paga regolarmente i tributi – ha affermato – Andremo a tagliare due milioni. Spero che dalla minoranza arrivi una proposta per reperire le somme necessarie”.

Per Cosmo Tedeschi, è  confronto giusto su temi importanti. Per questo ha invitato l’Aula  ragionare sulla questione “per aiutare chi è in difficoltà. Ragionare per arrivare al miglior risultato possibile”.

A chiudere la discussione è stato il sindaco Piero Castrataro. “La cosa grave – ha sottolineato tra l’altro è che il Parlamento ha ben pensato di dare ai Comuni la possibilità di stralciare posizioni debitorie, ma senza stanziare risorse. Per prendersene poi il merito. Io non mi permetterei mai di andare in deficit perché lasceremo il Comune per l’ennesima volta nelle mani di un commissario”. E poi è andato oltre. “Supponiamo – ha aggiunto –  che troviamo 400mila per 5 anni: a chi li diamo? A chi non ha pagato le tasse o a chi non ce la fa oggi, cittadini e imprese?. La posizione politica si gioca tutta qui. Il vostro – ha detto poi rivolgendosi all’opposizione – è un clamoroso autogol, perché non siete venuti qui con una soluzione. Qui ci siamo noi che facciamo i compiti a casa e c’è chi ci scarica addosso i  propri errori. Abbiamo ridotto il disavanzo, facendo pagare un servizio. E questo il prossimo anno ci consentirà di uscire dal disavanzo. Che vuol dire avere un avanzo e dare dignità al Consiglio perché potrà scegliere come spenderlo. Perché altrimenti chiunque verrà dopo avrà sempre le mani legate. E non si farà mai politica. La politica si fa con la responsabilità. Questa cosa, quando abbiamo vinto le elezioni, ce la siamo messa bene in testa. E lo sapete anche voi. Ma è così – ha concluso – che si va avanti”.