La decisione della Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari, sui rilievi evidenziati dalla candidata del M5s Maria Del Mirto


CAMPOBASSO. Elezioni politiche, la Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato ha respinto il ricorso presentato dalla candidata del M5s Maria Del Mirto, avverso l’elezione sul collegio plurinominale del Molise, dell’esponente di Fratelli d’Italia Costanzo della Porta.

Come ha evidenziato la relatrice Nicoletta Spelgatti (LSP-PSd’Az), relatrice per la regione Molise, le rettifiche apportate ai dati elettorali al termine dei controlli effettuati dalla Segreteria della Giunta non determinano variazioni nell’attribuzione dei seggi rispetto ai dati di proclamazione. Per la regione Molise non si rilevano cause di ineleggibilità a carico dei senatori proclamati.

Il pronunciamento dopo il ricorso, inoltrato il 21 ottobre 2022, da parte di Maria del Mirto, candidata del M5s sul plurinominale, avverso l’elezione di Della Porta per motivi relativi all’applicazione del calcolo elettorale prescritto dalla legge.

Ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento per la verifica dei poteri è stato individuato il controinteressato, senatore Della Porta, che ha presentato memoria.

In estrema sintesi la candidata Maria Del Mirto – poiché per il Molise è previsto un solo Collegio uninominale e l’articolo 57 della Costituzione prevede che la regione abbia soltanto due senatori – ritiene che, assegnato il seggio nella parte uninominale, l’altro seggio nella parte plurinominale avrebbe dovuto essere attribuito su base proporzionale e secondo la determinazione dei voti delle singole liste e non delle coalizioni o singole liste concorrenti all’uninominale.

Sotto altro profilo, la ricorrente ha adombrato la violazione, da parte della lista ‘Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni’, delle norme relative alle pari opportunità di accesso alle cariche elettive.

“Contrariamente a quanto sostenuto nel ricorso – ha precisato la relatrice della Giunta per le elezioni di Palazzo Madama – l’Ufficio elettorale regionale ha applicato correttamente la normativa elettorale nell’assegnare l’unico seggio plurinominale del Molise: in primo luogo alla coalizione di centro destra che ha conseguito una cifra elettorale regionale superiore a quella della lista Movimento 5 Stelle; in secondo luogo, all’interno della coalizione di centrodestra, alla lista Fratelli d’Italia che ha una cifra elettorale regionale superiore a quelle delle altre liste ammesse al riparto. Sotto il profilo dell’alternanza di genere, in deroga alla previsione che stabilisce un minimo di due candidati per ogni collegio plurinominale, esprimendo questa regione un unico eletto nel collegio plurinominale, è stabilito che le liste di candidati siano composte da un solo candidato (comma 4 del citato art. 9). La norma non dà indicazioni sull’alternanza di genere dei candidati in questo caso particolare, trattandosi appunto di presentare un unico nome, neanche in riferimento alle liste collegate in una coalizione”.

“Parimenti non fondata – ha rimarcato ancora la Giunta – risulta quindi l’ulteriore osservazione della ricorrente sul mancato rispetto della misura massima del 60% nella rappresentanza dei due generi nella posizione di capolista, prevista dal citato articolo 9 che si riferisce alle singole liste nel complesso delle candidature a livello regionale. L’Ufficio elettorale regionale ha pertanto correttamente effettuato i controlli sulle candidature, ai sensi degli articoli 9 del decreto legislativo n. 533 del 1993 e 22 della legge n. 361 del 1957 ,recanti le norme per l’elezione rispettivamente del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati”.

Da qui la richiesta della relatrice di respingere il ricorso e la proposta di convalida degli eletti: i senatori Claudio Lotito e Costanzo Della Porta, approvata all’unanimità dei presenti, con Della Porta, eletto appunto in Molise, che non ha partecipato al voto.

Da registrare, in fase di dichiarazione di voto, l’intervento del senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, che ha definito il ricorso elettorale “evidentemente bislacco e del tutto avulso dalla corretta applicazione della normativa elettorale, che prevede di tener conto in primo luogo del numero dei voti riportati da ciascuna coalizione e poi successivamente di ripartire i seggi, all’interno della coalizione, alle liste che hanno conseguito il maggiore consenso elettorale”.

“È del tutto pacifico che nella regione Molise la coalizione di centro-destra è risultata prevalente e che al suo interno la lista Fratelli d’Italia abbia riportato un numero di voti superiore alle altre liste della coalizione. Anche gli ulteriori rilievi che la ricorrente prospetta sul mancato rispetto delle disposizioni sull’alternanza di genere all’interno delle liste dei candidati – ha concluso il senatore – sono del tutto infondate, in ragione della peculiarità della regione Molise, che elegge un solo senatore nel collegio plurinominale”.