Il cardinale è giunto in città in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù


ISERNIA. Questa mattina il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin è arrivato a Isernia per la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana. Assieme al vescovo Camillo Cibotti ha accolto la Croce dei giovani sul sagrato della chiesa dedicata a San Giuseppe Lavoratore, a San Lazzaro. “La Giornata Mondiale della Gioventù è un’iniziativa di Papa Giovanni Paolo II che ha voluto dare, soprattutto, molta fiducia ai giovani – ha detto Parolin – Credo che un segno di fiducia nei confronti dei giovani, nella loro possibilità di contribuire a costruire un mondo nuovo, un mondo diverso, per il loro entusiasmo per le risorse che hanno. Quindi, fare affidamento su di loro”.

“Da parte nostra abbiamo sempre auspicato, il Papa lo dirà anche oggi all’Angelus, che alle armi si sostituisca il dialogo – ha proseguito Parolin – Ma il dialogo esige sempre la fiducia tra le parti e oggi la fiducia è proprio ai minimi termini. Credo che lo sforzo della comunità internazionale deve essere proprio quello di ricostruire i legami di fiducia per cui ci si fida l’uno dell’altro e si cerca di trovare insieme la soluzione ai problemi comuni”.

“La Croce – ha sottolineato Parolin – è il segno più grande del dono perché lì Dio Padre ci dà suo figlio, ce lo dà completamente fino al dono di sé, della propria vita. E’ un richiamo per i giovani a non chiudersi in se stessi a non vivere, secondo le tendenze del mondo attuale, la vita individualistica, egoistica, ma ad aprirsi agli altri e mettersi a disposizione in un atteggiamento di servizio di tutti quelli che si trovano nel bisogno e nella necessità. I giovani sperano, essere giovani vuol dire essere aperti al futuro ed essere aperti al futuro vuol dire avere speranza. Ma forse la gioia della speranza la dobbiamo ritrovare noi nei confronti dei giovani sapendo che hanno, veramente, possibilità di contribuire a migliorare il mondo ed è poi un richiamo alla situazione odierna dove il mondo è di disperati e disperato per le problematiche ci troviamo ad affrontare. Questo è il punto di partenza certo poi ci vogliono anche delle soluzioni tecniche, ma non perdere la speranza nella possibilità di cambiare e migliorare”.

“La vita è un dono – ha detto poi il segretario di Stato Vaticano – e tutto quello che durante la vita riceviamo è un dono, noi crediamo che sia un dono di Dio che deve soprattutto stimolare in noi il senso di gratitudine che credo sia una dimensione fondamentale della vita essere grati al Signore e alle tante persone che sono strumento di lui nella nostra vita. Il concetto del dono va proprio in questo senso: chi non è grato non ha quell’atteggiamento di benevolenza nei confronti degli altri. Il dono di cui abbiamo più bisogno oggi è il dono della pace perché è minacciata e violata in tantissime parti del mondo. La pace è dono di Dio e, allo stesso tempo impegno degli uomini a fruttificare questo dono, Cerchiamo di andare in questo senso”.

Infine, dal cardinale Parolin auguri al Molise per i 60 anni dall’istituzione della ventesima regione italiana. “Congratulazioni per questo anniversario e auguri. Il Molise è una bellissima regione, poi oggi abbiamo questa neve che ci ricorda e allo stesso tempo il sole, grazie per questa accoglienza. Credo che il senso delle istituzioni – ha detto ancora – sia quello di mettersi al servizio dei cittadini e che i cittadini collaborino con loro. Che ci sia una collaborazione feconda tra i cittadini e le istituzioni per il progresso e il benessere, il progresso materiale e spirituale molto importante”.