HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Nuove misure di inclusione dopo il Reddito di cittadinanza: focus a Campobasso

Nuove misure di inclusione dopo il Reddito di cittadinanza: focus a Campobasso

Il direttore dell’Ats Vincenzo De Marco: “L’assegno prevede una parte assistenziale e un altro canale relativo alle politiche attive del lavoro”


CAMPOBASSO. ‘L’inclusione dopo il Reddito di Cittadinanza’. Questo il titolo del convegno svoltosi questa mattina presso la Sala della Costituzione, in via Milano, a Campobasso.

Dopo i saluti della sindaca di Campobasso e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats del capoluogo, di Francesco Ricci, direttore regionale dell’Inps Molise e di Gianluca Cefaratti, assessore regionale con delega alle Politiche Sociali, sono intervenuti come relatori Alessandro Ciglieri, formatore, esperto in progettazione sociale e programmazione locale, e Alessandro Iroso, dirigente servizio transizione digitale e servizi informatici.

Il Decreto Lavoro 2023 ha introdotto nuove misure di inclusione sociale e lavorativa. Dal 1° settembre 2023 è stato attivato il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). L’importo del SFL è pari a 350 euro mensili, erogati per tutta la durata dei progetti formativi e, comunque, per un massimo di dodici mensilità. I destinatari del SFL sono componenti di nuclei familiari che abbiano tra i 18 e i 59 anni di età, un valore Isee che non superi i 6mila euro e che non rientrano nella nuova misura dell’Assegno di Inclusione (ADI).

Dal 1° gennaio 2024 sarà riconosciuto l’ADI quale misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, ai nuclei familiari con un Isee non superiore ai 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

“Oggi cercheremo di capire con un relatore qualificato la problematica legata al post Reddito di Cittadinanza” le parole del direttore dell’Ats di Campobasso e relatore dell’incontro Vincenzo De Marco.

“Un percorso interattivo dove gli operatori potranno intervenire, esprimere dubbi e chiedere precisazioni. Come sappiamo il Reddito di Cittadinanza è sfociato nella nuova misura dell’ADI dell’assegno di inclusione che prevede una parte assistenziale, di sostegno al reddito per coloro che avranno diritto all’assegno di inclusione, e un altro canale di politiche attive del lavoro”.

“Coloro che non hanno i requisiti per accedere all’assegno potranno accedere attraverso le varie piattaforme ad attività di istruzione, formazione e progetti utili alla collettività per rafforzare le proprie capacità e avere possibilità di inserimento nel mercato del lavoro. Questi i due canali su cui andremo ad operare, con molti dubbi legati anche all’interazione tra le piattaforme e agli aspetti organizzativi”.

“A Campobasso per essere onesti ci salvano i numeri. Non siamo Napoli, Palermo, Bari o Roma e stiamo cercando di ovviare alle difficoltà di tipo tecnico anche attraverso modalità informali. Ad esempio il nostro gruppo di lavoro del servizio sociale che si occupa dell’assegno di inclusione periodicamente si trova con i rappresentanti e gli operatori del centro per l’impiego e avviene un passaggio di informazioni a livello manuale perché le piattaforme ancora non comunicano tra di loro. Questo è possibile però solo grazie alle dimensioni della nostra realtà” ha concluso il direttore dell’Ambito territoriale sociale di Campobasso Vincenzo De Marco.

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