Foto 'Il Resto del Carlino'

Svolta nelle indagini sulla morte di Francesca Ercolini. Entrambi sono accusati di maltrattamenti


CAMPOBASSO/PESARO. A un anno distanza dal suicidio, c’è una svolta nelle indagini sul decesso di Francesca Ercolini, giudice 51enne di Campobasso, trovata senza vita nella sua casa di Pesaro.

Il marito, 56enne, è indagato dalla Procura de L’Aquila per maltrattamenti ai danni della donna. Il figlio 15enne è invece indagato presso il Tribunale dei Minori per essere concorrente nel reato.

Come riporta Tgcom 24, secondo le ipotesi iniziali dell’accusa, il marito avrebbe sottoposto la donna “a una vita non conforme alla normale esistenza”, vessandola con umiliazioni e mortificazioni. I parenti della Ercolini avrebbero riferito ai magistrati di una lunga crisi sentimentale della coppia e di un rapporto non facile con il figlio minorenne. La donna delle pulizie della magistrata suicida “mi raccontò tutto il dramma di Francesca, la sua crisi, la sua profonda depressione per ciò che era costretta a subire da tempo, la violenza del figlio adolescente, le stranezze del marito avvocato”, ha riferito Carlo Perrella, cugino di Ercolini.

Con la madre, residente a Campobasso, Francesca Ercolini intratteneva una comunicazione quotidiana. Oltre ai messaggi, la giudice inviata anche video e immagini, “assicurate per mezzo di quotidiano backup consigliato dalla vittima perché se ne abbia memoria”. Da questi file sono emersi “ritratti inequivocabili di lividi, escoriazioni ripetute, su varie parti del corpo, che sarebbero il risultato delle violenze domestiche cui era sottoposta la donna”.