Mozione in Consiglio comunale del gruppo di Comunità Attiva firmata da tutti gli esponenti di maggioranza
ISERNIA. Garantire la presenza nel nuovo Pos del presidio Emodinamica h24 sul territorio di Isernia, colmando il grave vulnus presente nel precedente. Con una mozione, presentata dal gruppo di Comunità Attiva e firmata da tutti i consiglieri di maggioranza, è stata presentata un’apposita mozione, per impegnare sindaco e giunta al fine di intervenire presso Regione, Asrem e le figure referenti.
“Il bacino di utenza dell’Utic del Veneziale – si sottolinea nella mozione – oltre ad essere costituito dalle zone disagiate dell’Alto Molise, per le quali rappresenta un presidio fondamentale nelle emergenze per STEMI , si colloca in una posizione strategica tra i territori dell’Alto Sangro, dell’Alto Casertano e del Cassinate, per i quali già adesso rappresenta un riferimento per le patologie in esame. Sono già in essere accordi di confine tra le regioni Abruzzo e Molise, finalizzati a garantire la riduzione delle distanze per raggiungere determinati servizi sanitari per le popolazioni del basso Molise”.
Inoltre “e stato già avviato il dialogo con la regione Abruzzo per la stipula di accordi analoghi a quello di cui al punto precedente per quel che riguarda il trattamento delle emergenze per STEMI presso il Veneziale per i pazienti residenti nella zona dell’Alto Sangro. Accordi analoghi potrebbero essere avviati per le zone dell’Alto Casertano e del Cassinate. In virtù della posizione strategica del bacino di utenza, il reparto di emodinamica già nell’anno 2022, con un livello di funzionamento in h24 pari a circa 1/3 dell’anno solare, ha garantito mobilità attiva. Nell’anno 2023 sono stati assegnati all’UTIC dell’Ospedale Veneziale di Isernia altri due medici specializzati in emodinamica, grazie ai quali si conta di raggiungere in breve tempo il 100% del servizio h24 per le emergenze per STEMI. Tale risultato porterebbe certamente ad un aumento della mobilità attiva per la sanità regionale”.
Nella mozione viene poi evidenziato che “i 2 nuovi emodinamisti sia per età che per curriculum evidenziano come è possibile realizzare una sanità attrattiva per giovani professionisti che scelgono di crescere, mettersi in gioco e resistere nel nostro territorio”. Non solo “Sono stati recentemente effettuati cospicui investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari e altro materiale per l’UTIC e per il trattamento delle emergenze per STEMI. Già da gennaio 2024 con le risorse umane ed i nuovi macchinari esistenti, l’emodinamica del Veneziale potenzialmente potrà garantire una reperibilità totale del 90% dell’anno solare in h24 e nei restanti giorni in h6. La chiusura del reparto di emodinamica non risulta, quindi, essere una scelta dettata da numeri e costi, in quanto le potenzialità e le tendenze attuali dimostrano come, al contrario, potrebbe essere una valida risorsa anche per le economie della sanità regionale. Nel corso di settembre 2023 all’Ospedale F. Veneziale di Isernia è stato attivato l’innovativo programma di trattamento per le CTO, ovvero occlusioni 5 coronariche croniche totali in collaborazione con l’affermato cardiologo Nino Cocco”.
Pertanto “non si comprendono – scrivono i consiglieri nella mozione – i motivi che spingono a penalizzare un reparto efficiente ed in grado di garantire un servizio prezioso in un’area disagiata, nonché mobilità attiva”.
Alla luce di ciò la mozione “impegna il sindaco e la Giunta, per le rispettive competenze a condividere la presente e le premesse sopra riportate con il presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia chiedendo adesione alla stessa visto il triplice ruolo anche di sindaco di Agnone e presidente della conferenza dei Sindaci. A impegnarsi insieme a più livelli con la Regione e suoi rappresentanti politici, Asrem e figure referenti per garantire la presenza nel nuovo Pos del presidio Emodinamica h24 sul nostro territorio, visto quanto riportato in premessa e colmando il grave vulnus presente nel POS 2022. A condividere la presente con il più alto numero di attori possibili utili a garantire la tutela di un diritto fondamentale come sancito dalla Costituzione quale è quello alla salute”.
