Il libro è la storia di Teresa Rei, 38 anni, che deve il suo nome a un giudice e a una santa, la sua è la storia di una figlia di NN. La scrittrice sarà sabato 24 febbraio alla libreria Risguardi, per dialogare con la giornalista Sabrina Varriano


CAMPOBASSO. ‘La ballata delle figlie’, a Campobasso la presentazione del nuovo romanzo della scrittrice Sara Lorenzini, romana di origini molisane.

Il libro, edito da Castelvecchi Editore, è una storia in parte ambientata in Molise e sarà presentato sabato 24 febbraio, alle 18, alla libreria Risguardi, in via Veneto. L’autrice del romanzo per l’occasione dialogherà con la giornalista Sabrina Varriano.

‘La ballata delle figlie’ è la storia di Teresa Rei, 38 anni, che deve il suo nome a un giudice e a una santa, la sua è la storia di una figlia di NN. È stata adottata da piccolissima e, figlia di NN – ovvero di una donna che ha partorito scegliendo di restare anonima – non sa nulla della sua famiglia d’origine. Era molto giovane quando, per la prima volta, ha provato a cercarla e si è subito scontrata con una legge tutta italiana, la 184 del ‘83 – anche detta legge dei cento anni – che impedisce alle persone date in adozione in anonimato di risalire alle loro origini biologiche.

E ora, grazie al ritorno dagli Stati Uniti di Alessandro, l’amico di cui è sempre stata innamorata e che per anni l’ha aiutata nella sua ricerca, potrebbe ricomporre il puzzle della sua esistenza. E soprattutto affrontare il loro rapporto rimasto in sospeso da troppo tempo.

La storia di Teresa è l’occasione per parlare di tematiche che continuano a riempire le nostre pagine di cronaca. Quelle femminili riguardanti la maternità e la sua negazione, in tutte le sue sfaccettature. Il diritto di una donna che decide di mettere al mondo un figlio lasciandolo alle cure di una struttura e di restare anonima. Le culle termiche e le culle per la vita. Sembrano storie d’altri tempi, ma sono storie attuali. Ancora oggi in Italia esiste un’emergenza adozioni per cui il numero dei neonati abbandonati in ospedale risulta in crescita.

Sul web ci sono forum, gruppi facebook, pagine social molto attive di figli adottati in cerca di genitori o fratelli per vie ufficiali e ufficiose. Il Comitato nazionale per il Diritto alla conoscenza delle origini biologiche dal 2008 si adopera per portare all’attenzione del Parlamento il diritto dei figli nati da parto anonimo, affinché possano conoscere l’identità della propria madre biologica, previo interpello e consenso di quest’ultima, nel totale rispetto della sua privacy.Molte sono le donne che potrebbero desiderare di rintracciare quel figlio dal quale hanno dovuto separarsi, spesso in seguito a circostanze non dipendenti dalla loro volontà, ma ogni giorno che passa vedono svanire la speranza di ritrovarle ancora in vita, precludendo ai figli la possibilità di conoscere la propria provenienza, la storia personale e i dati relativi all’anamnesi medica famigliare.

Sara Lorenzini è scrittrice, sceneggiatrice e autrice televisiva. Ha scritto il docufilm ‘Sbagliata’ (Amazon Prime, Lotus 2023); la serie tv ‘Canonico’ (Tv2000) e diversi documentari per reti nazionali, tra i quali ‘Commissari’ (Rai Tre), ‘Grande Amore’ (Rai Tre), ‘Così lontani così vicini’ (Rai 1). Ha esordito nella narrativa con ‘Diario semiserio di una redattrice a progetto’ (Mondadori, 2010) e ha pubblicato, tra gli altri, ‘45 metri quadri. La misura di un sogno’ (Mondadori, 2014), vincitore del Premio Zocca Giovani.