Una tendenza che emerge dai dati Istat sul costo della vita. Il capoluogo regionale, così come il Molise, è in deflazione


CAMPOBASSO. Campobasso è la città con l’inflazione più bassa d’Italia.

Una tendenza che emerge dai dati territoriali dell’inflazione di febbraio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dei nuovi dati del paniere Istat.

Nella graduatoria delle città più virtuose d’Italia, 9 città sono in deflazione. Tra queste vince Campobasso, dove l’inflazione più bassa d’Italia, pari a -0,9% si traduce in un risparmio equivalente, in media, a 186 euro su base annua.

In testa alla top ten delle più care d’Italia torna Bolzano, dove l’inflazione pari all’1,7%, la seconda più alta d’Italia dopo Brindisi, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 492 euro per una famiglia media, in aumento rispetto alla spesa che ci sarebbe stata con i vecchi dati Istat ora superati, pari a 452 euro. Medaglia d’argento per Brindisi, dove il rialzo dei prezzi del 2,1%, il record del mese di febbraio, determina un incremento di spesa annuo pari a 398 a famiglia. Medaglia di bronzo per Napoli, che con +1,7% ha una spesa supplementare pari a 375 euro annui per una famiglia tipo (sarebbero stati 344 euro lo scorso anno).

In testa alla classifica delle regioni più ‘costose’, con un’inflazione annua a +1%, il Trentino Alto Adige che registra a famiglia un aggravio medio pari a 284 euro su base annua. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi dell’1,1% implica un’impennata del costo della vita pari a 274 euro, terza il Lazio (+1,1% e +269 euro).

La regione più risparmiosa è, appunto, il Molise (-0,8%, -166 euro). Medaglia d’argento per l’Abruzzo, sempre in deflazione (-0,2%, pari a -43 euro)