La consigliera del Pd in merito alla possibile candidatura a sindaco di Campobasso dell’assessore delegato Cefaratti: “Sicuro che sia la scelta giusta?”


CAMPOBASSO. “Sicuro che lasciare la Regione senza assessore al Bilancio sia una buona idea? Sicuro che bloccare l’attività di ripiano del debito regionale sia giusto? A pochi giorni dalla nuova e attesa udienza di parifica della Corte dei Conti, programmata per 17 aprile, con l’ulteriore tegola di una seconda sentenza di illegittimità della Corte costituzionale e il contenzioso perso in sede di sospensiva sui crediti commerciali, la Regione rischia di restare nuovamente senza chi deve sbrogliare la matassa. Eppure il bilancio previsionale dovrebbe essere approvato entro aprile e non è ancora andato in Giunta?”.

Così la consigliera regionale del Partito Democratico in merito alla possibile candidatura a sindaco di Campobasso dell’assessore al Bilancio. “Ma solo noi ci preoccupiamo delle ripercussioni – afferma – che ci sarebbero se Gianluca Cefaratti lasciasse il lavoro appena appena iniziato e in altissimo e tempestoso mare?

Possibile che a nessuno interessi che significherebbe mandare a sbattere definitivamente la Regione, con creditori, personale, lavoro, sociale e ovviamente bilancio di nuovo da far ripartire? Nel chiuso delle stanze del vertice ‘ipermaschile’ del centrodestra a tutto si pensa tranne che a quello che conta: i destini degli enti da amministrare bene e non i destini personali!

In attesa delle risposte politiche e giuridiche, nel frattempo noi continuiamo a svolgere il nostro ruolo di controllo. E non possiamo quindi sottacere altre domande fondamentali per i conti regionali, consapevoli che forse non troveranno risposta, stante la totale disattenzione della filiera del centrodestra per le questioni urgenti e importanti.

Mi riferisco alle disposizioni obbligatorie a seguito della legge di stabilità nazionale e del programma di ripiano dei debiti votato in Consiglio regionale, che prevede scadenze e adempimenti allo stato completamente disattese. Chiedo per un amico.

A che punto sono gli obblighi imposti dal Governo alla Regione Molise sulla spinosa questione del ripianamento del debito? E l’accordo principale, è stato sottoscritto o meno? E perché il Consiglio Regionale non viene informato step by step delle azioni poste in campo dalla Giunta?”

Come gruppo consiliare del Pd, Fanelli insieme ai colleghi Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla,  lo ha  chiesto formalmente in una interrogazione depositata in Consiglio regionale.

“Entro il 15 febbraio 2024, infatti, doveva essere sottoscritto l’accordo per ripiano del disavanzo tra il Presidente del Consiglio dei Ministri o un suo delegato e il Presidente della Regione Molise – evidenzia ancora la consigliera del – Accordo alla base della procedura prevista al comma 455 dell’art.1 della legge di stabilità 213 del 2023 e della Deliberazione Consiglio Regionale n. 36 del 12-12-2023 N. 336 relativo al piano per il ripiano del maggiore disavanzo di amministrazione della Regione Molise, che stabilisce un ventaglio di adempimenti di tipo finanziario in capo alla stessa e un cronoprogramma stringente.

Di tutta questa mole di compiti, il Consiglio è tuttora all’oscuro, impossibilitato, quindi, ad esercitare il necessario controllo previsto dallo Statuto sul primo di tutti i problemi della Regione, quello finanziario, da cui dipende la possibilità e la capacità di assicurare servizi ai cittadini.

Un ‘buco’, quello prodotto nelle casse regionali dalla precedente amministrazione di centrodestra (praticamente identica all’attuale, ma con alla guida Roberti), di cui non si sono ancora compresi appieno i motivi, le cause, le responsabilità che hanno portato il Molise sull’orlo del tracollo economico e sul quale, come Partito Democratico, abbiamo intenzione di fare piena luce.

A tale scopo, insieme all’interrogazione, abbiamo protocollato, sempre a mia prima firma, una mozione nella quale chiediamo l’istituzione di una Commissione speciale ad hoc, che abbia come precipuo scopo quello di  fare piena chiarezza sull’attuale situazione dei ‘conti’ regionali, attraverso un approfondito processo di verifica degli atti e di ascolto della pluralità di soggetti interessati, a partire dai responsabili e uffici regionali deputati, dei revisori dei conti regionali ed eventualmente di altre ulteriori e autorevoli interlocutori competenti sul tema.

Un compito arduo, per il quale, abbiamo anche chiesto di utilizzare un team specializzato per un audit esterno e terzo, nonché autorevole e approfondito in merito alla situazione, che possa svolgere un lavoro istruttorio di supporto alla Commissione stessa.

Due atti collegati, l’interrogazione sull’accordo con il Governo e la mozione per una Commissione speciale sugli atti di bilancio regionali, che – sottolinea infine Fanelli – rispondono alla necessità di fare piena chiarezza sui motivi che rischiano di precipitare la Regione in default finanziario, con un unico scopo, quello di riordinare le casse e creare, finalmente, le condizioni per invertire la rotta verso l’equilibrio di bilancio e la possibilità di tornare ad assicurare ed erogare tutti i servizi essenziali ai molisani”.