HomeSenza categoriaTrasloco della San Pietro Celestino, Fabrizio: “La montagna ha partorito il topolino”

Trasloco della San Pietro Celestino, Fabrizio: “La montagna ha partorito il topolino”

Isernia/ Il consigliere comunale di Forza Italia interviene sulla scelta dell’amministrazione di trasferire la scuola nei locali del V Settore: “Ci hanno messo un anno per pensare di adottare una soluzione che noi della minoranza avevamo proposto ad agosto”


ISERNIA. “Abbiamo perso un anno”. Così il consigliere comunale di Forza Italia Raimondo Fabrizio, nel suo intervento in merito all’idea dell’amministrazione comunale di Isernia di trasferire la scuola di San Pietro Celestino nei locali del V Settore, nella zona dell’Acqua Solfurea. “E’ il caso di dire – afferma – che la montagna ha partorito il topolino. L’amministrazione ci ha messo un anno per arrivare alla conclusione di poter utilizzare la struttura del V Settore, quando noi della minoranza proponemmo quella soluzione ad agosto. Quando si determinò l’emergenza – ricorda Fabrizio – noi chiedemmo di prendere in considerazione la struttura dell’Acqua Solfurea e Palazzo De Baggis. Proposta, quest’ultima, che è stata bocciata, anche se non ne abbiamo compreso le ragioni, visto che ancora non ci è stata fornita la documentazione richiesta”.

Tornando all’idea del V Settore, l’esponente di Forza Italia si chiede perché si è perso tutto questo tempo. “E’ una soluzione che andava adottata subito, anche perché si tratta della struttura più sicura del Molise. E si sarebbe evitato lo smembramento della San Pietro Celestino. Però, quando l’abbiamo proposta, ci è stato risposto che non c’erano soldi, che lo stabile non era completo e che la scuola doveva restare nel centro storico. Sarebbe il caso – sottolinea – che l’amministrazione, almeno qualche volta, prendesse in considerazione le proposte della minoranza, specie quando si tratta di temi delicati come la sicurezza degli studenti.

E sempre in materia di edilizia scolastica il consigliere chiede che cosa si stia facendo per la messa in sicurezza della Giovanni XXIII e dell’Andrea d’Isernia. “A settembre – afferma – cosa sarà cambiato, considerando anche il fatto che la struttura di San Leucio non sarà pronta prima di un anno e mezzo? Gli studenti e le loro famiglie hanno il diritto di sapere quali sono i tempi tecnici e servono risposte certe. Stanno pensando a istituire il Consiglio comunale dei ragazzi, senza pensare a come risolvere i problemi e far fronte alle reali esigenze degli alunni”.

Infine sui trasporti, l’assessore comunale Sonia De Toma ha affermato che verranno previsti dei rimborsi, dietro rendicontazione delle istituzioni scolastiche. “Di preciso – afferma Fabrizio – cosa devono rendicontare? Le spese sono a carico dell’amministrazione. Cosa c’entra la scuola, quando sono le famiglie a pagare per un servizio che deve essere garantito dal Comune?”.

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