Lo ha detto il senatore del Pd, nella conferenza stampa in cui ha tracciato il bilancio di cinque anni da parlamentare. Con le battaglie vinte per l’istituzione del Parco del Matese e della tracciabilità della filiera lattiero-casearia. Sul fronte politico annullato il nuovo incontro a Roma col coordinatore nazionale della segreteria Lorenzo Guerini, previsto per domani, dopo che a seguito del precedente summit il governatore uscente Paolo di Laura Frattura aveva rilanciato sulle Primarie
di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. “In nome dell’unità del centrosinistra sono pronto anche a non ricandidarmi, né al Senato, né alla Camera né alla Regione”. Parole che colpiscono, quelle pronunciate dal senatore del Pd Roberto Ruta, al termine della conferenza stampa che ha tenuto a Campobasso, per illustrare il bilancio dei cinque anni di mandato da parlamentare dem a Palazzo Madama. Con le principali battaglie condotte e vinte, da quella per l’istituzione del Parco nazionale del Matese a quella per la tracciabilità delle filiere agroalimentari, in particolare quella del latte, a tutela del consumatore e della sua salute.
“Ho già avvertito la preside della scuola di Bojano dove insegno, che rivoglio le mie classi”, ha aggiunto Ruta, sorridendo sornione. Se davvero il senatore tornerà a fare il docente, o se sarà nuovamente candidato per un seggio in Parlamento, o se ancora sarà lui l’aspirante governatore dell’Ulivo 2.0, si saprà da qui a qualche giorno. Visto che è stato rinviato a data da destinarsi, “ma non avevo dubbi”, il secondo incontro previsto domani a Roma con il coordinatore della segreteria nazionale del Partito democratico Lorenzo Guerini.
Un aggiornamento del summit avvenuto nei giorni scorsi al quale, oltre a Ruta, hanno partecipato anche il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura, che poi ha rilanciato sull’ipotesi delle Primarie, il segretario regionale del Pd Micaela Fanelli e la deputata Laura Venittelli. Nessuna risposta da Ruta, invece, alla domanda se la data del 7 gennaio, indicata come quella dell’elezione del candidato governatore dell’Ulivo 2.0, è confermata o meno. A dimostrazione che la situazione è ‘liquida’ e che è in corso il tentativo di arrivare a una candidatura unitaria del centrosinistra, che per gli ulivisti dovrebbe però passare da un passo indietro di Frattura. E dall’indicazione di una nuova leadership. Col nome del rettore dell’ateneo molisano Gianmaria Palmieri rientrato di prepotenza nel totocandidature.
Nel frattempo Ruta ha fornito i numeri della legislatura svolta, nella conferenza stampa tenuta insieme a Aurelia Colitti, che ha lavorato con lui per cinque anni e che ha voluto al suo fianco, per evidenziare le sue competenze in materia tecnico-legislativa, “riconosciute anche dal partito a Roma”. Ruta al 12° posto tra i 315 senatori per partecipazione, è stato primo firmatario di 534 emendamenti, di cui 50 approvati e diventati leggi dello Stato, 10 disegni di legge, 22 interrogazioni, 3 mozioni, 1 risoluzione e 44 ordini del giorno.
Tra le iniziative parlamentari più rilevanti, appunto, l’istituzione del Parco nazionale del Matese, con un emendamento alla legge di Bilancio presentato insieme ai senatori Massimo Caleo e Ulisse Di Giacomo approvato dalla Commissione bilancio, dando riscontro a una battaglia decennale portata avanti dalle associazioni ambientaliste. Quindi la deroga per la proroga della cassa integrazione ai lavoratori della Gam, l’istituzione della Zes in Basso Molise, la modifica normativa che ha scongiurato il rischio default per la Regione, con un subemendamento al decreto Milleproroghe.
