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Vaticano, Torzi paga una cauzione da un milione di sterline e torna in libertà

Il broker molisano, coinvolto nello scandalo finanziario del palazzo di Sloane Avenue a Londra, è stato in carcere 8 giorni. Resta aperto il nodo dell’estradizione


CAMPOBASSO. Vaticano, paga una cauzione di 1 milione e 100mila sterline e torna in libertà Gianluigi Torzi. Nessuna estradizione in Italia o in Vaticano, ma fine della detenzione per l’immobiliarista molisano coinvolto nello scandalo finanziario del palazzo del Vaticano a Londra. Dallo scorso 11 maggio, Torzi si trovava in carcere a Londra, nella prigione di Wandsworth.

 
Ieri mattina il colpo di scena: i giudici della Magistrates Court di Westminster hanno deciso che il finanziere italiano, da tempo residente a Londra, poteva uscire dietro il pagamento di una cauzione. L’ammontare è stato fissato in 1,1 milioni di sterline, che è stato versato, consentendo a Torzi di lasciare il carcere.

Lo scorso anno il primo arresto in Vaticano, il secondo una decina di giorni fa a Londra, dopo che la Procura di Roma ha formulato un‘ordinanza di custodia cautelare, per emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio.

I magistrati dello Stato Pontificio accusano Torzi per la commessa da 15 milioni di euro, incamerata come mediatore nell’affare dell’immobile situato al 60 di Sloane Avenue a Londra, un lussuoso palazzo di negozi e uffici nel cuore di Chelsea. Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti Torzi aveva fatto da intermediario tra il finanziere Raffaele Mincione, proprietario della maggioranza del palazzo, e la Santa Sede. Ma gli investigatori sospettano che il pagamento sia stato una sorta di tangente.

La scarcerazione dopo l’udienza che era stata fissata per il 17 maggio e che è stata rinviata a mercoledì, tutta ruotata sul tema del pericolo di fuga di Torzi. Nel Regno Unito non esiste la carcerazione preventiva e tecnicamente Torzi è un incensurato, né condannato né processato, per la giustizia inglese. Il compromesso trovato dai giudici inglesi è stato quello di fissare una cauzione molto alta.
 
Per Torzi, assistito dagli avvocati Marco Franco e Ambra Giovene in Italia, e dal legale Francesco Meduri e lo studio inglese James Solicitors a Londra, rimasto in carcere 8 giorni, resta aperto il tema dell’estradizione: il Vaticano è l’unico paese in Europa a non avere un accordo con la Gran Bretagna e dunque Torzi non potrà essere costretto a presentarsi davanti ai giudici in Vaticano. L’Italia invece l’estradizione può chiederla.
 
Ma i giudici inglesi si sono presi tutto il tempo per decidere: l’udienza è stata fissata a settembre. Da oggi, per i prossimi quattro mesi, Torzi è di fatto un uomo libero.

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