HomeSenza categoriaIl terzo polo di Romano: un tris di liste civiche

Il terzo polo di Romano: un tris di liste civiche

Massimo Romano

Lo schema offensivo è quello dell’attacco a tre punte. Tre liste civiche, capaci di raccogliere consensi da ogni lato dello spettro politico: scontenti di destra da un lato, scontenti di sinistra dall’altro e lui, al centro, a fare da centravanti di razza. Massimo Romano, leader di Costruire democrazia, pensa in grande. Pensa da presidente della Regione. E lavora alacremente a un suo personale progetto di terzo polo atipico, in vista delle Regionali di marzo. Oltre i partiti, nei quali i politici sono avviluppati da logiche non più condivisibili da parte dell’elettorato. E oltre la sinistra, dalla quale sicuramente Romano proviene ma che sembra un’esperienza prossima ad essere archiviata. L’originalità della proposta e delle idee di Romano avrebbe permesso al numero uno del ‘bucaniere’ di racimolare adesioni e consensi tra numerosi amministratori locali. Nel Campobassano, certo, ma anche in provincia d’Isernia, dove finora il giovane consigliere bojanese non sembra ancora penetrare a sufficienza. La pregiudiziale per far parte della sua squadra è una sola: riconoscersi in valori inderogabili come l’onestà e la legalità. Per il resto, destra o sinistra, poco importa. Dunque, ecco avviati i contatti con personaggi impensabili, fino a qualche tempo fa. Ma che oggi – con il Pdl e con Michele Iorio che sembrano essere sul viale del tramonto da una parte, e con il centrosinistra incapace di esprimere una leadership che davvero accontenti tutti dall’altra – non avrebbero affatto declinato l’invito.

Cominciamo dal centrosinistra, dove gli scontenti, per ora, si nascondono ancora dietro l’anonimato. Volendo essere proprio cinici, ci sarebbe da chiedersi di cosa sarebbero scontenti, visto che il centrosinistra da anni non governa, suo malgrado, praticamente nessun ente, fatto salvo il Comune di Agnone. Giochi di potere, visibilità inseguita e mai trovata, sindrome di Tafazzi o quello che sia, la coesione è sempre più una chimera. Specialmente in provincia di Campobasso, dove gli interessati al terzo polo in salsa ‘Romana’ sembrerebbero essere, stando ai rumors del momento, i soliti Nicola D’Ascanio e Giuseppe Astore. Guarda caso, coloro che fin dalla prima ora hanno manifestato idiosincrasia politica per l’ex presidente di Unioncamere Di Laura Frattura. Proprio loro, ora, potrebbero trovare la quadra intorno al cartello elettorale ‘a tre teste’ capitanato da un giovane dalle idee chiare. Intorno a Romano, l’ex presidente della Provincia di Campobasso e il senatore costruirebbero un progetto diverso per il Molise, a cominciare da un’idea di sanità da sempre agli antipodi dal modello personalistico e familistico del governatore Michele Iorio. Per Astore, tra l’altro, l’intesa con Romano sarebbe una sorta di ritorno alle origini, visto che i due hanno già militato insieme nell’Idv. Ma nel discorso della ‘triplice’ potrebbero rientrare, in qualche modo, anche personaggi dati per vicini al Movimento cinque stelle. Con risultati davvero imprevedibili.

Paradossalmente, però, è nella coalizione di centrodestra che Romano starebbe facendo maggiori proseliti. Con alcuni personaggi di spicco che avrebbero rilasciato una serie di dichiarazioni molto vicine a un vero e proprio endorsement. Il leader di Costruire democrazia avrebbe fatto breccia, in particolare, nella compagine già in disfacimento di Fli. Riscuotendo apprezzamenti da parte di Gianluca Cefaratti, coordinatore provinciale futurista, presidente del Consiglio provinciale di Campobasso e sindaco di Campodipietra; da parte dell’avvocato Federico Liberatore e, infine, del consigliere provinciale Donato D’Ambrosio. Se i finiani non riescono a rinnovarsi davvero al punto da voler consegnare le chiavi del partito all’ex assessore regionale di Progetto Molise Salvatore Muccilli, la vera novità per loro sembra chiamarsi Massimo Romano. Una novità che si perfezionerebbe attraverso un percorso di liste civiche, nelle quali troverebbero facilmente spazio e ricollocazione anche gli uomini della lista della ‘Farfalla’ tricolore per Mauro sindaco, protagonista alle Comunali di Isernia e artefice della sconfitta di Rosa Iorio. Tra essi, senza dubbio, il direttore generale dell’Agenzia provinciale Sfide, Andrea Di Lucente, da tempo critico nei confronti del centrodestra e, a quanto pare, al lavoro con grande convinzione per il progetto, di cui sarebbe il referente principale nel capoluogo pentro; i consiglieri provinciali Gregorio Perna e Antonio Conti, che avrebbero manifestato un certo interesse pochi giorni da durante un incontro conviviale; e, parrebbe, anche i consiglieri comunali Angelo Cutone e Giovancarmine Mancini, con quest’ultimo più defilato in attesa del via libera del segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, atteso lunedì prossimo a Isernia. Incertezza assoluta, invece, su cosa farà proprio l’ex presidente della Provincia pentra Raffaele Mauro. Ma il fatto che i suoi uomini sarebbero pronti fin da adesso a fare il primo passo in una precisa direzione significherà pur qualcosa. Infine, prodigi della politica, un’indiscrezione dell’ultim’ora. Avvicinato da Costruire democrazia, starebbe meditando sul da farsi anche un importante consigliere regionale, considerato da sempre molto vicino a Michele Iorio. Se fosse anche lui della partita, alle prossime Regionali Romano diverrebbe in assoluto l’ago della bilancia.

Pubblicato alle ore 23:00:29

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