HomeSenza categoriaRegionali, Lattanzio lascia ma il lavoro resta: l’attività svolta nell’XI Consiliatura

Regionali, Lattanzio lascia ma il lavoro resta: l’attività svolta nell’XI Consiliatura

La consigliera regionale ha annunciato la non ricandidatura non senza evidenziare quanto fatto nelle istituzioni: importanti proposte di legge, in particolare in ambito sociale, a sostegno delle famiglie, delle donne e dei disabili


CAMPOBASSO.  Lascia, non senza lasciare un segno. Per “ragioni non solo politiche” la consigliera regionale, attualmente del Gruppo Misto, Nunzia Lattanzio ha annunciato la sua non ricandidatura, per dare spazio al rinnovamento, convinta della necessità di “una nuova classe dirigente”. Ma va via non sottacendo il lavoro svolto, in particolare durante l’XI Consiliatura.

Per quanto attiene le attività in Consiglio regionale, infatti, la Lattanzio risulta essere firmataria di 25 proposte di legge, di cui 12 come relatrice, tra le quali: l’istituzione del fondo di solidarietà per interventi in situazioni straordinarie; norme in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere; riordino del sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali; disposizioni regionali in materia di promozione sportiva; istituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità. 109 gli atti sottoscritti, tra interpellanze, ordini del giorno e mozioni.

Proficuo anche il lavoro in IV Commissione, di cui la stessa è presidente: 29 le proposte di legge firmate, di cui alcune riguardanti l’istituzione del Registro tumori della Regione Molise; disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del cyberbullismo; riconoscimento del valore economico del lavoro casalingo e del caregiver familiare; istituzione del garante regionale dei diritti della persona; istituzione del garante regionale dei diritti delle persone con disabilità; norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale; disposizioni per la limitazione del gioco d’azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia; istituzione dell’Ente regionale per l’Edilizia Sociale; provvedimenti a sostegno dei genitori separati e divorziati in situazioni di difficoltà; riordino delle Province.

Un’attività nutrita, dunque, dagli effetti duraturi, specialmente in ambito sociale, familiare e sanitario. La consigliera torna al suo privato, ma il lavoro svolto resta.

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