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Polizia municipale, Gravina conferma il comandante. Ma è pronto l’esposto in procura

Campobasso/ Il sindaco: dalle verifiche compiute nulla osta alla prosecuzione dell’incarico. Ma Ernesto Grippo, tra i partecipanti alla selezione, continua a non vederci chiaro sulla procedura seguità e annuncia che ricorrerà alla magistratura


CAMPOBASSO. Roberto Gravina va avanti. Dopo le verifiche annunciate nei giorni scorsi, il sindaco di Campobasso conferma Luigi Greco nel ruolo di comandante della Polizia Municipale, nonostante la notizia del rinvio a giudizio presso il tribunale di Castrovillari per stalking e abuso d’ufficio, che sembrava poter rimettere in discussione la nomina.

“Preso atto di una serie di riscontri effettuati in questi giorni – dichiara in una nota il primo cittadino – e verificato che nulla osta alla prosecuzione dell’incarico affidato al comandante Luigi Greco, l’amministrazione comunale ritiene che allo stato attuale il rapporto di lavoro con il comandante possa continuare in attesa dell’esito del giudizio. Confidiamo e crediamo – aggiunge Gravina – che il comandante Greco possa dimostrare la completa estraneità ai fatti nelle sedi opportune, in modo tale da poter proseguire al meglio nell’importante incarico presso la Polizia Locale del Comune di Campobasso.”

Ferma restando la presunzione d’innocenza del comandante Greco, che sarà accertata in giudizio dagli organi competenti, quel che è in discussione è invece il fatto che, nonostante il bando non prevedesse di dichiarare l’assenza di procedimenti penali, nella domanda fatta dai vari partecipanti alla selezione del Comune di Campobasso fosse invece esplicitamente richiesto di indicare di non avere in corso procedimenti penali pendenti e di non aver riportato sanzioni disciplinari negli ultimi due anni precedenti all’avviso in questione. In caso si dichiari di averne, si badi, la circostanza non è preclusiva del rapporto di lavoro. Greco, come ha detto in un’intervista al quotidiano online ‘Primonumero’, non sapeva del rinvio a giudizio, altrimenti lo avrebbe detto al sindaco. Di conseguenza, prendendo per buono quanto da lui dichiarato nell’intervista, nella domanda non può avere indicato di avere carichi pendenti. Ma allora, di fronte all’autocertificazione fatta da Greco ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445, l’Ufficio del personale del Comune avrebbe dovuto richiedere il certificato dei carichi pendenti del comandante all’atto dell’assunzione, per controllare quanto da lui dichiarato. E di tempo, visto che la selezione risale al luglio scorso, finora ce n’è stato.

Sul punto, isNews ha contattato il sindaco, che ha ribadito come, alle verifiche compiute una volta emerso a mezzo stampa del rinvio a giudizio del comandante della Polizia Locale, “non risultino problemi ai sensi del Dpr 445 e che l’Ufficio competente ha compiuto tutti gli atti necessari, dai quali è risultato che il rapporto di lavoro può proseguire”. Ma allora le contestazioni mosse da un altro comandante che ha partecipato alla selezione, Ernesto Grippo? Gravina taglia corto e non esclude risvolti legali: “Premesso che, essendo quella del comandante della polizia municipale una nomina ai sensi dell’articolo 110 del Tuel e dunque di natura fiduciaria il dottor Grippo non può dire di essere secondo, voglio solo aggiungere che ci riserviamo di tutelare l’onorabilità del Comune”.

Resta però il dubbio sul fatto che il comandante Greco fosse all’oscuro di tutto. Perché, visti i reati che gli vengono contestati, avrebbe dovuto ricevere un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’articolo 415 bis del Codice di procedura penale. Non può esserci stata una citazione diretta a giudizio da parte del pubblico ministero proprio a causa dei reati contestati, dunque non si capisce come possa non aver ricevuto alcun avviso, come da lui dichiarato a Primonumero. Contattato telefonicamente da isNews per chiedergli qualche spiegazione in più, il comandante Greco non ha voluto rilasciare dichiarazioni, preferendo evitare “altre polemiche”.

Certo è che la questione non sembra finita qui. Grippo, che aveva già lamentato dubbi sulla procedura seguita dal Comune, stavolta non si limita a criticare, ma annuncia un esposto in procura.

“Ci tengo a precisare – ha detto Grippo – che il sindaco dice il vero quando afferma che non sono il secondo alle spalle di Greco. Questa circostanza è stata riportata già nei mesi scorsi dagli organi di stampa, ma non sono certo io ad aver detto una cosa del genere. Anche perché, se fosse stato davvero così, avrei già fatto ricorso. Non dice il vero sul resto della vicenda: e questo, che non è penalmente rilevante, è tuttavia moralmente discutibile. Io parlo per amor di verità – aggiunge – non mi interessa lavorare al Comune di Campobasso. Visto come sono andate le cose non mi sognerei proprio di venire a lavorare con quest’amministrazione, perché il buongiorno si vede dal mattino. In ogni caso, la procedura non quadra, i dubbi restano e presenterò un esposto in procura per fare luce sull’accaduto”.

Pba

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