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A Isernia gli studenti imparano con il teatro a dire ‘no’ all’amore malato

Martedì 7 marzo all’auditorium l’evento promosso dall’associazione ‘Ti amo da morire’ onlus, che vedrà protagonisti gli allievi del ‘Cuoco Manuppella’ e del ‘Fermi Mattei’


ISERNIA. Imparare, anche grazie al teatro, a riconoscere e a difendersi dagli amori malati. Per questo, nell’ambito della campagna permanente contro la violenza di genere, l’associazione ‘Ti Amo da Morire’ onlus ha organizzato un evento dedicato ai più giovani. L’appuntamento è fissato per martedì 7 marzo alle ore 10.00, presso l’auditorium Unità d’Italia di Isernia. L’incontro, accolto con entusiasmo dalle dirigenti scolastiche Mariella Di Sanza (‘Cuoco-Manuppella’) e da Maria Rosaria Vecchiarelli (‘Fermi Mattei’), vedrà protagonisti i ragazzi delle IV e V classi

Serenella Sèstito, presidente dell’associazione introdurrà e modererà l’evento parlando dello sportello d’ascolto legale e/o psicologico attivo al numero verde 800 642328 e illustrerà gli scopi e le attività dell’associazione. A seguire interverranno Antonella Gatta e Sandra Fascia, rispettivamente vicepresidente e socia fondatrice dell’Associazione Polaris, consorziata con la onlus, che tratteranno dei vari tipi di violenza perpetrabili in danno dei soggetti deboli.

Momento clou degli incontri si avrà con ‘Amore Mio’, un pezzo attualissimo di teatro forum, gentilmente concesso dalla Compagnia romana Parteciparte, per rendere più consapevole il pubblico dei teen ager di un problema che li tocca più di quanto non riconoscano. Quando una relazione diventa pericolosa? Come possiamo aiutare una persona che sta entrando in una relazione dannosa? Cosa possiamo fare con un uomo che sappiamo che agisce violenza? Sono queste le domande che lo spettacolo di teatro forum pone. Con le tecniche di ‘teatro dell’oppresso’ usate dalla compagnia romana diretta da Olivier Malcor, i ragazzi e le ragazze, non solo potranno ‘vivere’ una dinamica violenta in una relazione di coppia, ma potranno anche dire la loro, entrare nella scena e cambiare lo svolgimento della storia. Nel Teatro Forum, le scene che vengono presentate al pubblico sono brevi e vengono recitate due volte. Durante la prima, il pubblico scopre e identifica problemi ed errori.

Poi, il facilitatore (il Jolly) chiede agli spettatori se si può far evolvere la situazione. La scena riparte una seconda volta e il pubblico può interromperla quando gli sembra più opportuno, per proporre delle alternative, sostituendosi ad uno dei personaggi o creandone uno nuovo. Il pubblico scopre così quali sono le conseguenze di ogni nuova proposta. Dopo ogni intervento, il facilitatore (o jolly) pone delle domande al pubblico per stimolare la partecipazione e la ricerca di soluzioni. Alla fine dell’evento, il facilitatore riassume le alternative e le soluzioni che il pubblico ha considerato più pertinenti.

L’ingresso, previo invito, è libero. “I posti riservati agli ospiti – spiegano gli organizzatori – saranno, contrariamente a quanto di solito accade, nelle ultime file, per consentire lo svolgersi dello spettacolo di Teatro Forum che prevede la partecipazione attiva e costante dei ragazzi delle scuole, veri protagonisti della mattinata. Al termine di questo incontro, i ragazzi che avranno partecipato saranno pronti a trasfondere le loro emozioni e il bagaglio acquisito nel loro percorso di vita reale e sapranno anche che esiste un ‘numero amico”’nello sportello d’ascolto legale e/o psicologico al quale, se ne ravvisassero la necessità, potranno rivolgersi in modo anonimo e gratuito”.

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