Il consigliere di maggioranza sostiene l’iniziativa della Giunta d’Apollonio, ma suggerisce un’analisi complessiva del fenomeno migratorio per favorire l’integrazione e replica a CasaPound: “No ai condizionamenti politici”


ISERNIA. Sul tema dell’impiego dei migranti in lavori socialmente utili, a seguito della stipula di un protocollo d’intesa tra il Comune di Isernia e la prefettura, interviene il consigliere di maggioranza Nicola Moscato, il quale, plaudendo all’iniziativa della giunta, rilancia la necessità di una verifica seria sul numero dei migranti sul territorio e sulla gestione dei fondi in favore delle cooperative, ai fini di un’integrazione trasparente e produttiva per la città di Isernia. Parole che, indirettamente, ‘suonano’ anche come una replica ai colleghi di maggioranza di CasaPound i quali, al contrario, hanno bocciato la scelta di aderire al progetto per l’occupazione dei richiedenti asilo.

“A prescindere dalle modalità di accoglienza dei migranti (Cat o Sprar) – afferma Moscato – che ad oggi poco o nulla pare interessino alla maggior parte degli isernini, è impensabile che un’amministrazione comunale possa tirarsi completamente fuori dal fenomeno dell’accoglienza e chi, spinto unicamente da motivazioni politiche, cavalca una simile medioevale corrente di pensiero – prosegue piccato il consigliere – dimentica che il nostro unico compito è quello di amministrare al meglio la cosa pubblica. Siamo sempre stati un’amministrazione favorevole al fenomeno dell’integrazione e il voto contrario allo Sprar di qualche mese fa – spiega – è stato dettato solo per le gravi carenze di un progetto che, ad oggi, sembra non tutelare in alcun modo né il Comune di Isernia, né i cittadini che dobbiamo rappresentare. Pertanto, nel merito, mi trova favorevole la decisione della Giunta di affidare, a costo zero per l’ente, lavori socialmente utili ai migranti, con l’augurio che il prefetto si impegni a riconsiderare il numero di rifugiati che Isernia dovrebbe accogliere nei prossimi mesi e che, – ancora Moscato – al fine di scongiurare eventuali episodi di sfruttamento del lavoro dei soggetti interessati, proceda ad un’esaustiva verifica atta ad accertare che effettivamente i contributi economici, che le cooperative incasseranno dall’Unione europea, siano corrisposti ai ragazzi impegnati nelle attività socialmente utili”.

Infine l’esortazione. “Analogamente, invito l’assessore al Sociale – conclude l’esponente di ‘Isernia in Comune – a impegnarsi affinché analoghe iniziative possano essere intraprese anche e soprattutto in favore delle tante associazioni di volontariato che vedono coinvolti molti giovani isernini disoccupati del nostro territorio, al fine di porre le basi per un’integrazione trasparente e produttiva per tutta la città”.