HomeSenza categoriaFinti tagli alle indennità, si grida al complotto

Finti tagli alle indennità, si grida al complotto

 

ISERNIA. Le anticipazioni hanno trovato conferma. La mancata riduzione delle indennità da parte di alcuni membri della Giunta provinciale sarebbe riconducibile a “disguidi nella comunicazione delle rinunce o a ritardi nella presentazione delle stesse”. Questa la ‘giustificazione’ ufficiale resa stamani, nel corso di una conferenza stampa, dagli assessori finiti agli onori di cronaca a seguito della pubblicazione di una determina dirigenziale con la quale il vertice del settore Finanze dell’Ente di via Berta, Gabriella Petrollini, ha stabilito gli importi per liquidare all’esecutivo la mensilità di gennaio 2014. Documento da cui è emerso come, nonostante l’annunciata riduzione del 20 per cento degli stipendi dei politici, in quattro non avrebbero rinunciato neanche ad un centesimo. Si tratta di Calenda, Marucci, Pallante e Taccone. Ma ci sarebbe stato un errore. Ad avviso dei diretti interessati ‘montato ad arte’ da qualcuno in via Berta e dagli organi di informazione che, però, – va chiarito – hanno semplicemente riportato il contenuto di un atto pubblico, consultabile da qualsiasi cittadino sull’albo pretorio on line. A prendere le difese di questi assessori ‘sfortunati’ o ‘distratti’ è stato, in primis, il presidente Luigi Mazzuto. Questi ha ribadito che tutta la sua Giunta sarebbe “pronta a rinunciare a parte del compenso, se non addirittura a tutto”. E ha poi ribadito che i fondi risparmiati con la riduzione delle indennità verranno destinati alla creazione di un fondo per il sociale e le scuole. “Devo dire – ha affermato il numero uno dell’ente provinciale – che scommetto sulla serietà dei miei assessori e so che rinunceranno tutti a parte delle indennità. E quelle risorse verranno opportunamente reinvestite”. La Calenda, da parte sua, ha spiegato di aver comunicato verbalmente la volontà di rinunciare alle indennità ma che, “a causa di una serie di impegni, ha formalizzato l’istanza in ritardo”. Allo stesso tempo ha evidenziato di essere pronta a rinunciare, se necessario, a tutta il proprio compenso. L’assessore Marucci ha rimarcato, invece, che “la Giunta si è ridotta le indennità del quaranta per cento e ha dato l’esempio anche ad altri enti, con assessori provinciali che sono passati da uno stipendio lordo di 2.500 euro a 1.400”. Mazzuto, durante la conferenza stampa, ha infine rivelato una novità. L’ente di via Berta ha presentato alla Regione Molise e al Ministero una relazione sulla situazione riguardante le numerose frane presenti sul territorio, chiedendo per la sistemazione delle stesse interventi per venti milioni di euro.

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