CAMPOBASSO. Il patto del marciapiede? A quanto pare già un lontanissimo ricordo. La foto che ritrae insieme, sorridenti, Ruta e Frattura? Quasi un pezzo da antiquariato. Se si vuole dare credito ai soliti ben informati, sta infatti per esplodere una nuova crisi tra i due leader del centrosinistra molisano. E chi se ne frega di San Valentino e di tutti quei buoni propositi lanciati a mezzo stampa solo quattro mesi fa.
Il senatore, secondo i rumors, non sarebbe più disposto a tollerare la situazione attuale: troppe le problematiche ancora irrisolte, troppe le vertenze ancora aperte e troppe – aggiungiamo noi – le lotte interne a una maggioranza che fatica a procedere coesa, determinata e compatta verso gli obiettivi.
Ma, al di là delle analisi, sempre frutto di interpretazioni personali, il dato nuovo è rappresentato dall’ennesima turbolenza su un duopolio politico che ha una storia breve ma intensa, fatta di alti e bassi, patti più o meno di ferro e rotture: dalla piena sintonia degli esordi del 2011, al gelo del 2013 e del primo scorcio del governo Frattura (con primarie Pd da avversari annesse), poi la pace di ottobre e adesso? Un altro inverno, forse l’ultimo, che potrebbe pure contribuire a scrivere la parola fine sulla legislatura.
Anche perché il contesto, oltre a quello economico, sociale e occupazionale, non è certo dei migliori nemmeno nel cosiddetto palazzo. Sulla testa del governatore pende una mozione di sfiducia per la grana sanità, annunciata dai Cinque Stelle e rilanciata dal rappresentante di Forza Italia in Consiglio regionale Nicola Cavaliere. Il resto del centrodestra sembra colto di sorpresa e aspetta. Nel centrosinistra si fanno i conti con i presunti malumori di importanti esponenti come Niro e Cotugno. La matematica per ora dice che si può tranquillamente andare avanti, i nervi tesi forse no.
Sullo sfondo un’intesa tra i due big pronta da un momento all’altro a saltare. Per sempre. Resta solo qualche giorno per capire se si tratta di una farsa o di una vera tragedia.
Jones
