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Isernia, D’Ambrosio punge Brasiello: abbia il coraggio di risolvere la crisi fino in fondo

ISERNIA. “I consiglieri dissidenti del centrosinistra hanno posto una questione legittima e condivisibile: quella di avere pari dignità all’interno di una maggioranza troppo sbilanciata su determinate posizioni, senza pretendere poltrone, ma ritenendo di essere all’altezza di dare un contributo concreto per risolvere i problemi della città”.
Lo afferma Alfredo D’Ambrosio, ex senatore della Repubblica e consigliere comunale di lungo corso, dopo le notizie delle ultime settimane sulla crisi a Palazzo San Francesco.
“Va dato atto a questi dieci consiglieri – continua D’Ambrosio – di aver avuto il coraggio di tenere una posizione ferma e controcorrente, scoperchiando la pentola dei problemi del Comune di Isernia, molti dei quali già noti, ma ora finalmente di dominio pubblico. Tuttavia, il vero problema della maggioranza di centrosinistra a Palazzo San Francesco non è affatto costituito dai dissidenti, ma dalla mancanza di coesione e di punti di riferimento politici. Si tratta di una maggioranza eterogenea e priva di coesione, in cui ognuno rappresenta la propria forma di pensiero: dunque, fare sintesi è particolarmente difficile, a maggior ragione se il vertice dell’amministrazione, a sua volta, proviene da esperienze di natura diversa da quelle prettamente politiche e amministrative, per cui risulta estremamente complicato che egli possa arrivare a trovare la quadra”.
“Riuscirà Il sindaco – ancora D’Ambrosio – a trovare le soluzioni per creare la giusta sinergia tra correnti politiche e culturali così distanti? Chi vivrà, vedrà. Intanto i dissidenti hanno posto un problema non di potere o di poltrone che dir si voglia, ma hanno legittimamente chiesto uno spazio politico, allo scopo di risolvere le emergenze della città e partecipare alle scelte amministrative più importanti. I temi da loro evidenziati sono seri e urgenti, dunque non si faccia l’errore di utilizzare i dissidenti come capro espiatorio per giustificare l’inadeguatezza mostrata in alcuni casi, almeno fino adesso. Se il primo cittadino riuscirà a creare omogeneità nella sua squadra, sarà un bene per tutti. Ma se invece vuole archiviare la crisi con una soluzione tampone, sappia che è inimmaginabile che un problema politico della portata di quello posto dal documento dei dissidenti possa così essere risolto in maniera esaustiva. Un domani, anzi, verranno fuori certamente altre questioni. Una su tutte, quella della Giunta, con alcuni assessori che sarebbero già stati presi di mira da alcuni consiglieri di maggioranza. Per questo – conclude l’ex senatore – è opportuno fare un atto di coraggio, che è una dote fondamentale in politica. Se ritiene sia necessario sostituire qualche assessore, che così facendo decadrebbe anche da consigliere, proceda subito senza tergiversare. Altrimenti, dovrà fare i conti, giorno dopo giorno, con quanti vogliono contribuire a fare gli interessi della città con le proprie idee e il proprio pensiero, destreggiandosi quotidianamente tra mille intoppi e barcamenandosi alla meno peggio, ma senza governare realmente una città in profonda sofferenza e che non può permettersi altre paralisi amministrative come questa”.

Alfredo D’Ambrosio

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