HomeNotizieCRONACATreno Campobasso-Roma, viaggiatori stipati come bestiame

Treno Campobasso-Roma, viaggiatori stipati come bestiame

CAMPOBASSO-ROMA. L’odissea degli utenti che si spostano da e verso il Molise non ha fine. In concomitanza con le vacanze pasquali il tragitto da Campobasso a Roma si trasforma in un calvario. I tanti passeggeri sono costretti a farsi l’intero viaggio in piedi, come nelle foto inviate da alcuni utenti, letteralmente stipati come si fa con i carri bestiame o, peggio ancora, come fanno gli scafisti con i profughi. Non ci sono giustificazioni che tengano, in tali condizioni pagare il biglietto sembra essere un vero e proprio furto. Il malessere di pendolari e viaggiatori abituali, ma anche saltuari, ha raggiunto il limite della sopportazione a causa del continuo e inesorabile peggioramento dei servizi offerti.
La cosa più disarmante è che ormai si è giunti a storie di ordinaria follia, con i famosissimi treni regionali che collegano Campobasso con Roma. Vetture vecchie, obsolete e piccole alimentate a gasolio, che probabilmente solo in Molise continuano ad essere utilizzate. Vagoni fatiscenti rendono la percorrenza un viaggio della speranza, anziché rilassante e confortevole. La scena descritta dai testimoni che ci hanno inviato le foto mostra le poche carrozze, che non bastano per coprire l’intero fabbisogno di viaggiatori, stracolme di viaggiatori. Passeggeri accalcati e in piedi lungo i corridoi dei vagoni, altri seduti per terra o sui gradini di accesso al vagone. Nessuna norma di sicurezza rispettata, in caso di incidenti o emergenze meglio non pensare a quello che potrebbe succedere. Alle richieste di spiegazioni fatte dagli utenti al personale di bordo, risposte disarmanti e comunque poco convincenti: “In previsione delle festività pasquali Trenitalia aveva fatto annunci per avvertire i viaggiatori del prevedibile sovraffollamento”.
Peccato che fare annunci, che peraltro non si capisce dove siano stati fatti, non giustifica il fatto di lavarsene le mani senza offrire un servizio dignitoso a chi ha pagato in anticipo il biglietto. Ed è oltremodo assurdo che un viaggiatore debba preoccuparsi del disagio e non, invece, chi offre il servizio.

FC

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