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Villa comunale, dietrofront del Comune: niente campo di calcetto

ISERNIA. L’associazione politica Isernia Bene Comune, per bocca del suo portavoce, Celeste Caranci, interviene sulla questione dei lavori di riqualificazione della villa comunale. Con molta soddisfazione da parte del comitato ‘Per la nostra Villa”, l’amministrazione comunale, con cui si era aperto un aspro dibattito sulla opportunità dei lavori di riqualificazione del parco pubblico, ha deciso di apportare una modifica alla determina del 18 agosto 2014 con cui si autorizzavano i lavori, per una spesa  di 220 mila euro. Con la decisione presa dalla commissione Ambiente,dopo due ore di confronto con le parti sociali, si potrà pensare di utilizzare i fondi non ancora spesi, pari a circa 100mila euro, rendendo più vivibile uno storico spazio  della città.

“Accogliendo la richiesta fatta da più parti – dichiara Caranci – di ridiscutere la determina sui lavori da eseguire nella villa comunale di Isernia, la Commissione Ambiente del Consiglio comunale ha indetto, alcuni giorni fa, una riunione aperta al pubblico, alle associazioni e comitati che in questi mesi si sono battuti per impedire la realizzazione di un campetto di calcio che, insieme ad altri interventi, come il taglio di alcuni alberi, avrebbe ulteriormente deturpato uno spazio verde cittadino già gravemente compromesso nella sua fruibilità. Le ragioni del comitato, esposte in maniera efficace e documentata in tutti i suoi aspetti, hanno convinto la stragrande maggioranza dei membri della commissione, che ha accolto la richiesta di modifica della famosa determina del 18 agosto dello scorso anno con la quale si dava via libera alla realizzazione dei lavori, per una spesa  complessiva prevista di 220 mila euro. Quindi, dopo circa due ore di dibattito, si è deciso di  apportare una variante alla determina”.

“Il confronto è stato duro e spigoloso – prosegue – ma i buoni motivi alla base delle proteste dei cittadini hanno avuto la meglio. La determinazione, la partecipazione  e l’accuratezza con la quale è stata portata avanti la battaglia per la difesa e la cura degli spazi verdi hanno pagato, producendo un ottimo risultato. Coloro che pensavano di poter fare, come al solito, il bello e il cattivo tempo,  utilizzando i soldi pubblici a go-go, con sciatteria, superficialità e arroganza, hanno dovuto fare un clamoroso passo indietro. La vigilanza popolare e l’impegno diretto di tanti cittadini  – che hanno manifestato in modi diversi l’esigenza di cura reale e condivisa del verde e degli spazi pubblici liberi dall’asfalto e dal cemento – hanno sconfitto la burocrazia e gli interessi consolidati che inquinano i nostri uffici comunali e non solo”.

“Con la decisione presa dalla Commissione Ambiente si può ora ridiscutere su come  meglio utilizzare i fondi non ancora spesi, a partire da una nuova pavimentazione che non sia d’asfalto, come previsto da un primo progetto, alla collocazione (finalmente) di un impianto di irrigazione, alla riqualificazione del parco giochi e del laghetto e altre migliorie, che rendano più vivibile uno storico spazio della città. Da un primo, approssimativo calcolo fatto durante la stessa riunione, dovrebbero essere ancora disponibili oltre 100 mila euro – spiega Caranci – cifra da verificare con i competenti organi comunali. Dopo che per decenni si è intervenuti  in maniera peggiorativa (a partire dal primo scempio operato durante la sindacatura di Michele Iorio negli anni ‘80 che fece eliminare siepi, sostituire i vialetti in ghiaia col cemento e costruire la inutile recinzione metallica, deturpando anche il laghetto che aveva conosciuto le opere e l’ingegno artistico del glorioso istituto d’arte Manuppella), possiamo finalmente sperare che si interverrà in modo più rispettoso e accorto su uno spazio che sta a cuore a tutta la cittadinanza. Vigileremo affinché si smetta con i metodi fin qui adottati e si ascoltino le esigenze e i bisogni reali dei cittadini, a partire dal coinvolgimento nella discussione sul futuro parco verde nell’area della stazione ferroviaria, che potrà avere una funzione decisiva nel riequilibrio degli spazi urbani di Isernia. Rispetto a tale area – conclude – che è molto ampia, abbiamo suggerito che potrebbe essere quello il luogo dove ospitare diverse piccole strutture sportive, a costo zero, venendo incontro al bisogno, da tutti riconosciuto, di luoghi aperti dove i nostri ragazzi  possano incontrarsi, giocare e socializzare in modo salubre e senza costi aggiuntivi per le famiglie”.

FC

 

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