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Isernia, la rivoluzione di Saladino: 7 esterni per dare una scossa al Comune

di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Quanti pensavano che commissario prefettizio equivalesse a paralisi amministrativa, non avevano fatto i conti con Vittorio Saladino. Perché i problemi del Comune di Isernia, dopo neanche un mese dal suo insediamento, sembra conoscerli molto meglio lui che una certa classe politica, assolutamente incapace come si è dimostrata di portare a termine anche un solo impegno preso con la cittadinanza.

In una lunga intervista (che dividiremo in due puntate, ndr), il dottor Saladino ha affrontato, uno per uno, i principali temi di interesse per la città. E se le premesse sono queste, stavolta Isernia potrebbe essere finita davvero in ottime mani. Bilancio, personale, università, piscina, scuole: il prefetto di origini calabresi ha già le idee chiare, mostrandosi  motivato, deciso, puntuale. Egli intende praticare un’autentica rivoluzione copernicana negli uffici amministrativi di Palazzo San Francesco. Partendo da un dato: la macchina amministrativa dell’ente, a suo avviso, è “inefficiente”. Dunque, bisogna integrarla con personale esterno: a partire da due dirigenti, ma senza dimenticare cinque nuovi funzionari. Primo atto, però, sarà il bilancio di previsione, da approvare prestissimo, dopo che per un mese – come aveva anticipato l’ex capogruppo del Pd Ovidio Bontempo nel dibattito organizzato dalle associazioni culturali ‘Francesco Casale e ‘Le Cose’ venerdì scorso – al commissario non sono ancora stati fatti vedere i documenti contabili. Un ritardo per il quale Saladino starebbe già approntando le adeguate contromisure.

“La macchina amministrativa non è a livelli ottimali – esordisce il commissario – sottodimensionata come numero e, in buona parte, non del tutto qualificata professionalmente, non avendo mai seguito corsi di aggiornamento o di formazione. Altro personale andrebbe migliorato, ma con l’attuale struttura non si fanno passi avanti, occorre l’apporto esterno di personale qualificato che dia una scossa, il Comune di Isernia ne ha bisogno. Sto lavorando per portare persone esterne soprattutto nei punti cruciali e strategici dell’ente, cominciando dal settore finanziario, dei lavori pubblici e della vigilanza. In particolare i primi due sono i veri polmoni di un ente. Obiettivamente, ci sono qualificati tecnici che ho avuto modo di conoscere e che danno il loro contributo, ma manca il coordinamento”.

Saladino è perfettamente a conoscenza dello schema di riorganizzazione previsto dalla Giunta Brasiello – che prevedeva tre macrosettori al posto di cinque – ma intende andare oltre. Facendo subire capire che o si rema tutti nella stessa direzione o non si va da nessuna parte. “Quello schema – spiega potrebbe anche funzionare, ma il personale è sempre quello. E’ una macchina ferma, che non parte. Bene l’accorpamento, anche per questioni di risparmio, ma l’elemento principale è il capitale umano, che va qualificato. C’è personale competente, ma non tutto è tale da consentirmi di ottenere i risultati. Mi interessa perseguire determinati obiettivi, con l’attuale struttura ho il timore di non farcela. Sto già lavorando per due dirigenti esterni, ma mi occorrono almeno altri cinque funzionari: ho bisogno però di un atto che deve elaborare l’Ufficio Ragioneria. Dopodiché, sposterò qualcuno che non dico faccia ostruzionismo ma che, diciamo così, ha poca voglia di collaborare”.

Una battuta anche sulla cosiddetta relazione quotidiana chiesta ai singoli dipendenti, contestata dal sindacato Csa: “Ho parlato semplicemente di un ‘diario’ – spiega Saladino – una cartella per verificare la produttività e capire, nelle ore lavorative, che cosa è stato prodotto. Farò controlli periodici, non me lo vieta nessuna legge. Sospetto che non tutti facciano il proprio dovere e questo è solo un modo per riscontrare la produttività delle persone. Non ho chiesto una relazione quotidiana, nessuno mi deve presentare nulla, ma voglio sapere cosa si fa nelle ore lavorative, quante pratiche vengono fatte: si perdono solo pochi minuti. La verifica della produttività non è vietata dalla legge. Non so come i dipendenti abbiano accolto la novità, ma le persone intelligenti che ne capiscono il senso e coloro che hanno sempre lavorato non avranno alcun problema. I problemi li può avere chi non è abituato a lavorare e a produrre. Non ho fatto cenno a nessuna relazione, ripeto: anche perché quelle che ho chiesto per davvero – si lascia andare a una battuta agrodolce, il commissario – mi vengono presentate con ritardo”.

Proprio qui si entra nel cuore della questione. La mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 dopo un mese dal suo insediamento. “Non ho visionato la documentazione, anche perché sono diminuite le entrate e aumentate le uscite, anche a causa delle spese che dovremo sostenere per le elezioni. Ma quando parlo di aumento mi riferisco anche alle spese correnti e ad altre spese obbligatorie, le entrate come trasferimenti statali sono diminuite e quindi vanno riviste alcune voci. La spesa indicativa di 120-130 mila euro per le elezioni non era prevista un mese fa e va ad a incidere su altre voci, tocca far quadrare i conti. Ma per fare queste operazioni un mese è esagerato: manca il personale, tuttavia rispetto al bilancio presentato in Consiglio comunale bisognava fare dei semplici emendamenti, che sto ancora aspettando. Siamo agli sgoccioli, a giorni dovrebbe essere approvato il tutto, così da consentirmi di operare concretamente. Dobbiamo approvare il bilancio al più presto: se mi avessero presentato la documentazione, avrei potuto approvarlo dopo due giorni dal mio arrivo. Se ci sono emendamenti da fare si fanno successivamente, altrimenti non è più un bilancio di previsione, ma un consuntivo. Lo dovrebbe capire chi ha l’onere di preparare questi documenti. Non è che bisogna rifare tutto daccapo. Basta fare emendamenti da dove è stato lasciato e io procedo ad approvare il bilancio. Purtroppo qui diventa tutto difficile, adducendo la motivazione che manca il personale. Ma mi pare esagerato far passare tanto tempo, rimprovero il ritardo accumulato finora, nonostante il bilancio vada fatto nella maniera più veritiera possibile. Posso assicurare che, in proposito, sul dottor Incani, come sulla segretaria generale, ho fatto pressione praticamente tutti i giorni, anche quando mi trovavo fuori Isernia”.

Intanto, il commissario rende noto che la mobilità per il terzo dirigente (Lavori Pubblici, ndr) è stata già avviata. Ma le sorprese non sono finite: “Sto cercando, sempre attraverso la mobilità, di portare anche altri dirigenti in altri settori, anche se non posso ancora dire quali. Tutto ciò ripeto, andrà fatto con l’apporto esterno, attraverso energie nuove e motivate, perché con l’attuale compagine non si va avanti”.

Necessario, infine, anche un chiarimento sui pagamenti arretrati rimasti in sospeso. “Voglio tranquillizzare le persone meno abbienti che vantano crediti per il rimborso affitti dal Comune, ma anche le cooperative che operano nel sociale – conclude Saladino – Abbiamo avuto gli accreditamenti da parte della Regione e stiamo già provvedendo a fare i mandati. Parallelamente al bilancio penseremo anche ai pagamenti, chiedo loro di pazientare ancora pochi giorni. Tenere i soldi accreditati dalla Regione qui in Comune non ha senso: l’impulso che è stato dato al personale addetto è di dare corso immediato ai pagamenti”.

(fine 1^ parte)

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