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Rogo al ‘Mario Pagano’, 37enne dipendente delle Poste denunciato per incendio doloso e danneggiamento

CAMPOBASSO. Incendio al convitto ‘Mario Pagano’, è stato denunciato a piede libero, con l’accusa di incendio doloso, il 37enne di Campobasso che avrebbe appiccato il fuoco al portone laterale della scuola, quello che dà su corso Bucci. Episodio a seguito del quale il custode del convitto, il 57enne Domenico De Maria, è morto stroncato da un infarto, dopo che aveva tentato di domare le fiamme correndo a prendere un estintore.

Il sospetto piromane, L.M. le sue iniziali, dipendente delle Poste, già impiegato in un comune dell’Emilia Romagna, è stato fermato questa mattina dai carabinieri di Campobasso, guidati dal maggiore Petrocco e dal tenente Felici e portato in caserma per essere sentito, nell’ambito dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore del Tribunale di Campobasso Barbara Lombardi.

L’uomo, che sarebbe stato riconosciuto dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, è stato denunciato a piede libero e rilasciato perché la fattispecie di reato della quale è accusato non prevede l’arresto, se non in caso di flagranza. Il 37enne  è stato sentito per cinque ore, poi è stato riaccompagnato a casa.

L’episodio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Le immagini dell’impianto di videosorveglianza hanno registrato i fotogrammi di un uomo che si avvicina al portone laterale del convitto e dà fuoco ad alcuni cartoni ammucchiati davanti all’ingresso della struttura. Ad accorgersi di quanto stava avvenendo il custode del ‘Mario Pagano’, che dopo aver chiamato i vigili del fuoco ha tentato di intervenire lui stesso con un estintore. Prima di cadere a terra, stroncato da un infarto.

Un episodio che ha suscitato grande dolore e indignazione a Campobasso. Il sospetto piromane è stato fermato questa mattina intorno alle 11,30, dai carabinieri di Campobasso e condotto in caserma, accompagnato da altre auto a sirene spiegate. Momenti di tensione stamattina in via Mazzini.

Per tutta la durata dell’interrogatorio i familiari e gli amici di Domenico De Maria hanno sostato davanti alla caserma, in attesa di conoscere le decisioni della Procura. “Noi vogliamo solo giustizia – hanno dichiarato i parenti – vogliamo guardare in faccia questa persona per vedere cosa prova adesso: voleva distruggere una scuola dove ci sono tanti studenti, non so che cuore abbia. Le autorità devono buttare le chiavi. Devono farlo anche per quei ragazzi che stavano lì dentro e hanno rischiato di morire”.

Ora la denuncia per incendio doloso e danneggiamento. Intanto c’è attesa per l’esito dell’autopsia sul corpo di De Maria, che doveva svolgersi oggi ma che è stata rinviata ai prossimi giorni. Anche a seguito degli sviluppi dell’indagine.

C.S.

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