HomeSenza categoriaSanità, l’allarme dell’Assomed: “I servizi chiudono nel silenzio”

Sanità, l’allarme dell’Assomed: “I servizi chiudono nel silenzio”

CAMPOBASSO. Futuro della sanità molisana: interviene nel dibattito l’Anaao Assomed evidenziando preoccupazione per il “silenzioso smantellamento dei servizi sanitari nelle strutture pubbliche della regione. Accampando il blocco del turnover del personale medico e sanitario, – scrive il sindacato in una nota – a causa del regime di rientro dal debito sanitario imposto dai ministeri competenti, senza alcun clamore, servizi essenziali per la salute della popolazione molisana vengono chiusi (o quantomeno fortemente ridotti nella loro operatività), siano essi di competenza ospedaliera oppure territoriale”. L’Assomed stila poi un elenco dei servizi a rischio: diabetologia, senologia, endocrinologia, fisiopatologia respiratoria, centro ipertensione, ecografia renale ad Isernia. Chirurgia vascolare a Campobasso, diabetologia e assistenza domiciliare ai malati oncologici a Larino e ortopedia ad Agnone.

“Per non parlare della situazione dei pronto soccorso ospedalieri – evidenzia ancora il sindacato – che stanno patendo da mesi la noncuranza del governo regionale nonostante le gravissime criticità che emergono giorno per giorno talvolta esiziali. I cittadini si sentono abbandonati e costretti a rivolgersi alle strutture sanitarie private regionali ed extraregionali per vedersi riconosciuto un diritto, quella alla salute, sancito (l’unico!) nella costituzione repubblicana. Tutto ciò comporta anche un aggravio economico per la popolazione in un momento storico di grandissime difficoltà economiche e anche in considerazione del fatto che il reddito medio molisano è tra i più bassi d’Italia. E dire che la soluzione sarebbe a portata di mano: basterebbe indire velocemente i concorsi per la stabilizzazione del personale medico e sanitario precario come avviene nelle regioni limitrofe (vedi Campania anch’essa in piano di rientro) associato ad una razionale rimodulazione dei servizi, siano essi ospedalieri e territoriali, dell’intera regione. Nel frattempo, il Piano Operativo 2015-2018 sembra ancora di là da venire in un perdurante clima d’incertezze”.

Come è nella sua tradizione di sindacato propositivo, è pronto a fare la sua parte con governo regionale e Asrem “nel rispetto dei ruoli istituzionali ricoperti – si legge infine nella nota -. Ma occorre far presto se si vuole che il servizio sanitario regionale rimanga in piedi offrendo risposte immediate ai bisogni sanitari della popolazione molisana pur in un’ottica complessiva di sostenibilità e capacità economica”.

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