CAMPOBASSO. ‘Nuovo ordinamento della Polizia locale del Molise’, la proposta di legge, che dopo 26 anni riforma il settore, approda in prima commissione. Un’iniziativa del presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno, presentata oggi in pomeriggio in una conferenza stampa e condivisa con gli operatori del settore, che hanno fornito il loro contributo per la stesura del testo. “Il Molise può colmare un vuoto – ha chiarito Cotugno – quasi tutte le altre regioni hanno già legiferato”.
Obiettivo ddella proposta rispondere alla domanda di sicurezza delle comunità locali, anche a seguito della rapida trasformazione della società, che porta con sé, oltre a nuove opportunità, anche comportamenti che non sono solo criminali, ma spesso solo incivili (sporcizia, schiamazzi, graffiti, auto e rifiuti abbandonati, mancato rispetto delle regole di convivenza quotidiana).
Mutamenti che rendono necessario, precisa la proposta di legge Cotugno, dare un nuovo ruolo alla Polizia locale, “presenza stabile presso i nostri comuni, primo presidio di prossimità, baluardo dell’amministrazione sui territori“, potenziandone gli strumenti e la formazione, per innalzare la percezione della sicurezza tra la gente.
Una proposta che per la prima volta riconosce l’impegno dei volontari, che coordinati possono rappresentare una vera risorsa, dai ‘nonni vigili’ ai ‘volontari vigili’, che negli ultimi anni sono diventati un ausilio alle attività degli agenti di polizia locale. La loro presenza davanti alle scuole, rimarca il presidente Cotugno, è utile a tutelare i minori da comportamenti illegali e violenti, dallo spaccio di sostanze stupefacenti al bullismo, facendo anche da deterrente. I regolamenti gestionali, invece, saranno redatti in tempi brevi da una Commissione tecnico-consultiva che sarà nominata.
Il tutto si inserisce nell’ambito delle nuove politiche integrate per la sicurezza, che coinvolgono gli enti locali, le Regioni, le autorità provinciali di pubblica sicurezza (Prefetti e Questori) e il ministro dell’Interno, che d’intesa con i governatori, può promuovere la conclusione di accordi per il coordinamento nel territorio regionale delle politiche integrate per la sicurezza. Ed è quello che è avvenuto in Molise il 13 febbraio 2014, con la firma del ‘Patto per la sicurezza’, progetto pilota in Italia.
La proposta di legge Cotugno prevede la formazione uniforme del personale di polizia locale, con l’istituzione di un albo regionale dei docenti e la realizzazione di un sistema permanente di formazione, anche su base interregionale, l’obbligo da parte degli enti di istituire l’Area della vigilanza e una dotazione organica minima di ciascun corpo di polizia locale di 7 addetti, incluso il comandante. In attesa dei concorsi prevista la nomina a comandante di personale competente e già appartenente a corpi o servizi di polizia locale.
Si tratta dunque, ha concluso il presidente del Consiglio, di una proposta di legge che consentirà anche alla Regione Molise ed ai suoi addetti ai corpi e servizi di Polizia locale di regolamentarsi, riconoscendosi sempre più in un assetto globalizzato e non più locale, al pari delle altre Regioni che hanno già provveduto.
“E’ raro che la politica raggiunga obiettivi condivisibili ed apprezzati, ed è per questo che vogliamo complimentarci per la sensibilità mostrata verso la Polizia locale e per aver permesso, di fatto, l’avvio del rinnovo della legge regionale del Molise, ferma da quasi un trentennio”. E’ quello che ha dichiarato Angelo Di Perna, dell’associazione professionale Polizia locale d’Italia, in una nota inviata al presidente Cotugno. “Possiamo affermare – ha scritto Di Perna – che il progetto di legge che porta la sua firma, nato per l’interesse comune regalerà efficienza e servizi di sicurezza sui nostri territori”.
