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Isernia: paralisi in Comune sulle commissioni

di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Cosmo Tedeschi tende la mano alla maggioranza. Roberto Di Pasquale prende altre strade e aderisce all’opposizione. Ancora nessun atto formale, ma il gruppo facente capo all’imprenditore e candidato sindaco si sfalda sul nodo delle commissioni consiliari, probabilmente in maniera insanabile. Con la minoranza che, così, recupera un consigliere dopo l’appoggio in fase di ballottaggio a Giacomo d’Apollonio, risultato vincitore delle elezioni, da parte del gruppo Tedeschi.

AMBIGUITÀ POLITICA. Per procedere alla nomina dei membri delle commissioni permanente bisogna capire chi siede dove. Lo schieramento da una parte o dell’altra della barricata, infatti, risulta determinante ai fini della composizione degli organi collegiali. La posizione di Tedeschi e di Di Pasquale, dunque, tiene in stallo il Consiglio. Ecco allora che la seduta si apre con la provocazione del consigliere de ‘La Città Nuova’, Enzo Di Luozzo, che mette una sedia al centro dell’assise, chiedendo ufficialmente, in aula, chiarimenti circa il ruolo politico di Tedeschi.

lombardozzi foto 65Il presidente del Consiglio comunale Peppino Lombardozzi, al riguardo, spiega che i gruppi consiliari non risultano mutati dalle scorse elezioni, mancando comunicazioni ufficiali. Se ci saranno modifiche, le stesse saranno prese in considerazione in un altro momento, così da attribuire la giusta rappresentanza alla maggioranza (che ha diritto a 5 membri per commissione) e all’opposizione (cui spettano invece 3 componenti).

TEDESCHI: FIDUCIA A D’APOLLONIO. Ma da più parti si sollecitano chiarimenti sul ‘caso’ Tedeschi, che alla fine esce allo scoperto e conferma la propria vicinanza politica al primo cittadino, defilatosi sull’argomento. Il candidato sindaco ‘civico’, invece, non si sottrae: “Ho fatto un percorso politico e voglio aspettare i risultati – ha dichiarato Tedeschi – Al ballottaggio abbiamo sostenuto apertamente d’Apollonio. E il sindaco mi ha detto sempre che il nostro progetto sarà rispettato. Isernia confida nella persona del sindaco, una figura di riferimento seria, onesta, perbene che sa prendersi le responsabilità necessarie e che  non deve e non può lasciarsi influenzare da dicerie, eventuali pressioni o posizioni minoritarie. Su questi presupposti, dunque, ci si attende un comportamento di correttezza. Il nostro programma condiviso, lo ricordo, si fondava su attenzione sull’area di crisi, ritorno dell’università nel centro storico, scuole sicure, cosa che in parte è stata risolta”.

cosmo tedeschi foto 65Poi, in un successivo intervento, un’ulteriore precisazione: “Abbiamo determinato la maggioranza – ha concluso Tedeschi – ma il nostro non è un appoggio ‘sine qua non’. Se qualche provvedimento non ci sta bene, non lo voteremo. Rispettiamo il sindaco, ma lui dovrà rispettare noi. Non si è mai verificato che persone che gareggiano ufficialmente insieme al ballottaggio poi non tengano fede agli accordi. Non vogliamo le poltrone. Ma la maggioranza o la minoranza – ha avvertito – nel corso del tempo, può sempre cambiare”.

Nessuna rivendicazione ufficiale di visibilità, dunque, nonostante i rumors succedutisi per settimane che riferivano di un accordo per due posti in giunta più la poltrona di vicesindaco, per l’imprenditore forte di 1.800 voti, in cambio dell’appoggio al ballottaggio. Una posizione che rischia di rivelarsi molto pericolosa, visto che, ad oggi, Tedeschi non ha avuto alcun riconoscimento politico dal sindaco.

BAGARRE IN AULA.  Essendo in ballo anche la posizione del consigliere di ‘Progetto per Isernia’, Roberto Di Pasquale, i consiglieri de ‘La Città Nuova’ Enzo Di Luozzo e Rita Formichelli chiedono di sapere se anch’egli è da considerare come ‘transfuga’ nella maggioranza. Prima dell’intervento, scoppia un forte alterco tra il diretto interessato e l’assessore Eugenio Kniahynicki, che richiede addirittura l’intervento della Polizia municipale in aula per sedare gli animi. La seduta viene interrotta per qualche minuto. Tornato il sereno, Di Pasquale parla al singolare. E prende le distanze da Tedeschi

roberto di pasquale foto 65LO STRAPPO. “Voglio riportare la verità in quest’aula, che per me è un luogo sacro – esordisce il consigliere Di Pasquale – Il 5 giugno la nostra coalizione ha conseguito un buon risultato, ma non tale da arrivare al ballottaggio. Abbiamo proseguito un percorso perché l’assonanza dei programmi, la convergenza delle idee e i solleciti di tante persone ci hanno fatto propendere per d’Apollonio. Il candidato sindaco ci ha riconosciuto condivisione amministrativa con rappresentanze in giunta. Ciò è accaduto nella notte tra il 10 e il 11 giugno scorsi, a casa del fratello, senza ‘estorsioni’ di sorta. Nella mia famiglia mi è stato insegnato che una stretta di mano tra uomini ha un valore assoluto, senza se e senza ma, ha un valore sacro. Mi viene in mente – conclude in maniera fin troppo eloquente – una scena del film di Damiano Damiani ‘Il giorno della civetta’, tratta dal romanzo di Leonardo Sciascia. Mi riferisco a quella in cui si parla di uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà. E i primi, purtroppo, sono pochissimi”.

dapollonio crucciatoLA RISPOSTA DEL SINDACO. D’Apollonio, quando è il momento della replica, ne fa una mera questione di poltrone.“Non accetto lezioni da nessuno. Gli accordi li hanno fatti tutti, in fase di ballottaggio. Io non mi nascondo, a quel tavolo non ho portato promesse di sedie e di poltrone, se qualcuno aveva aspettative immediate non è colpa mia se si è fatto un film in testa. Non permetto a nessuno di macchiare la mia correttezza. Quando abbiamo discusso, l’argomento era il programma, e quando mi sono seduto a quel tavolo, molte persone erano interessate, c’erano tante affinità. Le poltrone per me erano l’ultimo pensiero. C’erano accordi – ammette il sindaco – ma erano proposte al buio, che non fanno i conti con la realtà di oggi. C’è una legge sulle quote rosa che va rispettata e la giunta è costituita in maniera netta. Sono qui per questa città, mi sto impegnando e sacrificando per Isernia. Si dà l’immagine alla gente di essere qui solo per poltrone”.

LE COMMISSIONI. Alla fine, si vota per la composizione delle quattro commissioni consiliari permanenti. Come da regolamento, in caso di accordo in seno ai gruppi lo scrutinio è palese, in mancanza è segreto. Nella minoranza, undici su dodici trovano l’intesa sui nomi, tranne ovviamente Tedeschi. E’ necessario interrompere altre due volte l’assise. Alla fine l’opposizione, per spirito di servizio, vota anche per l’imprenditore per uscire dall’impasse. Questi risulta eletto nella Prima commissione (Cultura e servizi alla persona). Ma, dopo il voto, annuncia che prossimamente si dimetterà dalla stesso “perché incompetente”.

Leggi qui l’articolo sulla composizione delle commissioni

Guarda la fotogallery dell’infuocata seduta consiliare a cura di Pino Manocchio

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