Sit-in di protesta questa mattina davanti alla stazione ferroviaria di Matrice. Per il portavoce Emilio Izzo l’opera è inutile e dannosa
CAMPOBASSO. No alla metropolitana leggera. Un’opera inutile e dannosa per i contribuenti, l’ambiente e il paesaggio. Così l’ha definita il portavoce del ‘Comitato contro le camorre’ Emilio Izzo, che oggi ha organizzato un sit-in davanti alla stazione ferroviaria di Matrice, dove sono iniziati i lavori di scavo dell’opera che dovrebbe collegare Campobasso a Bojano.
Un percorso di 42 chilometri, con 12 stazioni e fermate per collegare, con corse ogni 30-40 minuti, i cittadini dell’area bojanese con il capoluogo, l’area industriale di Ripalimosani e la città universitaria. Un progetto dal costo di oltre 23 milioni di euro. Per un’opera che per il Comitato anti camorre non serve al Molise.
“Sono soldi letteralmente rubati alla collettività e ai lavoratori – ha dichiarato Izzo – facciamo stazioni e sottopassi per trasportare magari una persone. Si è devastato il territorio per perseguire interessi personali. Con quei fondi – ha rilanciato Izzo – si potevano continuare a sostenere imprese che poi hanno chiuso, facendo mangiare per qualche anno ancora 3-4mila persone. Quello era un intervento a foraggiare, ma questo è un intervento a distruggere”, ha concluso Izzo auspicando un intervento della magistratura. Pur dicendosi convinto che l’opera non si farà mai. Come tante opere incomplete. Che in Molise non mancano di certo.