L’assessore regionale alle Attività produttive annuncia lo stanziamento di ulteriori 560 mila euro per far scorrere le graduatorie. Speranze per i ‘sospesi’, ma per loro la pratica è da rifare. Molto critico il senatore Ulisse Di Giacomo
di Pasquale Bartolomeo e Alessandra Decini
CAMPOBASSO/ISERNIA. Non nega il disservizio verificatosi in merito al bando sui tirocini formativi extracurriculari over 30, tuttavia annuncia già una soluzione: altri fondi sono già sul piatto per scorrere la graduatoria, ma per le domande ‘sospese’ l’iter è tutto da rifare. Tuttavia, con nuovi finanziamenti in cantiere.
A parlare è l’assessore regionale alle Attività produttive Carlo Veneziale, il quale ha spiegato: “Il problema è stato già risolto, in quanto ieri mattina, 2 ottobre, si è svolta una riunione di Giunta regionale nel corso della quale si è deliberato lo stanziamento di ulteriori 560 mila euro atti a consentire lo scorrimento dell’attuale graduatoria degli esclusi. Un provvedimento anticipato in tempi non sospetti – ha rimarcato Veneziale – in quanto avevamo intuito che il bando sarebbe stato appetibile per molti. In ogni caso, dei 166 in graduatoria al momento non ammessi a tirocinio ne verrebbero recuperati quasi tutti”.
Una notizia positiva ma che non risolve, per ora, il nodo dei cosiddetti ‘sospesi’, ossia coloro i quali pur avendo presentato istanza al Centro per l’Impiego di Isernia (26 persone, ndr) e ad altri enti accreditati non figurano in alcun elenco ufficiale. “Per quanto riguarda la platea degli aspiranti tirocinanti che dal 4 settembre alle ore 12 è rimasta fuori – ha proseguito l’assessore Veneziale – c’è la possibilità, peraltro già prevista nel bando, di spostare risorse dalla linea d’intervento ‘Area di crisi’ a quella ‘Non area di crisi’. Questo perché, ad oggi, per il primo segmento sono stati utilizzati soltanto 70mila euro circa ed è presumibile pensare che fino alla scadenza del bando (fissata al 30 novembre, ndr) arriveranno poche altre domande, dunque la dotazione finanziaria risparmiata su una linea di intervento potrebbe andare a rimpinguare quella esaurita”. Sostanzialmente, rispetto agli 800mila euro per il bacino dell’Area di crisi, si ipotizza da parte dell’assessore, in via prudenziale, un ‘risparmio’ di circa 650mila euro, visto il numero di domande pervenute fino ad ora.
