HomeSenza categoriaElezioni Politiche, Luciano punta sull’innovazione: “Il Molise prima regione per la fibra...

Elezioni Politiche, Luciano punta sull’innovazione: “Il Molise prima regione per la fibra e le startup”

Per il presidente nazionale della Cassa Forense, candidato di Forza Italia al Senato, è possibile fare del territorio un piccolo gioiello del panorama nazionale. A chiedergli di candidarsi per le elezioni del 5 marzo Silvio Berlusconi in persona, che già negli anni Novanta lo aveva nominato coordinatore regionale degli ‘azzurri’. Partito che aveva guidato prima di lasciare il Molise, al quale è rimasto profondamente legato. E che cita sempre, da un capo all’altro dell’Italia, nelle conferenze a cui è chiamato a partecipare


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Fare del Molise la regione delle startup e la prima regione italiana interamente interconnessa. Un’idea innovativa e ambiziosa, quella lanciata da Nunzio Luciano, 55 anni di Campobasso, candidato di Forza Italia al Senato sul proporzionale.

Una candidatura, la sua, voluta direttamente da Silvio Berlusconi, che aveva creduto in lui già negli anni Novanta, quando a soli 29 anni lo aveva nominato coordinatore regionale di Forza Italia. Erano gli anni di Tangentopoli e il partito era nato da poco. Un incarico, e una regione, che Luciano aveva poi deciso di lasciare, “non avendo condiviso alcune scelte”.

Lo aveva fatto anche per seguire la professione. L’avvocatura, da cassazionista. Prima di una nomina importante, quella a presidente nazionale della Cassa Forense, l’ente di previdenza e di assistenza del mondo legale, che gestisce 12 milioni di euro l’anno. Oltre che di vice presidente nazionale dell’Adepp. Incarichi di grande prestigio e responsabilità. Che lo hanno portato fuori dal Molise. Al quale è rimasto profondamente legato.

“Io sono follemente innamorato della mia regione – racconta – in un anno faccio cinquanta conferenze e non dimentico mai di dire che sono campobassano e sono molisano”. Lo aveva rivelato già Francesco Giorgino, il caporedattore di Rai 1, nel capoluogo per partecipare alla ‘Giornata dell’emigrazione molisana nel mondo’. Citando espressamente Nunzio Luciano e la sua ‘molisanità’.

Per avere un ruolo così importante lei ha però dovuto lasciare la sua regione. E’ un po’ quello che sta avvenendo per tanti giovani qualificati in cerca di lavoro. Cosa può fare la politica per fermare questo fenomeno?
“E’ necessario puntare sull’innovazione. Partendo dalle startup, sull’esempio di tante piccole imprese virtuose che stanno conquistando il mercato. Insieme all’innovazione serve ovviamente la formazione, una priorità a mio avviso per la nuova classe dirigente che guiderà il Molise. Si potrebbe poi lavorare per fare del Molise la prima regione italiana completamente coperta dalla fibra, facendone un piccolo gioiello nel panorama italiano”.

Sono temi che approfondirà anche durante la campagna elettorale? Per far presa sugli elettori oggi si lanciano spesso slogan di facile effetto e di rapida presa
“Credo che con l’ipocrisia e con la demagogia non si vada da nessuna parte. I populisti tendono a distruggere e non a costruire. Io sono per costruire e non per distruggere. Convinto che sia necessario lanciare sempre messaggi positivi ai cittadini. Nell’ottica della politica del fare, da parte di chi è abituato a lavorare dalle 6 del mattino alle 8 della sera”.

A un certo punto aveva deciso di mettere da parte l’impegno politico. Che cosa l’ha spinta a decidere di scendere di nuovo in campo. Ha trovato un partito diverso, rispetto a quando lo guidava lei?
“Avevo lasciato soprattutto per ragioni professionali, ma ho accolto con grande gioia l’invito a candidarmi al Parlamento, che mi è stato rivolto direttamente dal presidente Berlusconi, oltre che dal coordinatore regionale Annaelsa Tartaglione. Di certo le cose sono cambiate in questi anni, ma quello che ho già chiesto è di aprire il partito ai giovani, alla società civile e al mondo delle libere professioni, che è poi la realtà che rappresento. Credo sia una svolta necessaria”.

Lei è candidato con un centrodestra che solo fino a poche settimane fa appariva diviso. E nel quale è stata appena sancita la ‘reunion’ tra Aldo Patriciello e Michele Iorio
“Uniti si vince, questo vale per le Politiche e ancor più per le Regionali, soprattutto ora che la sinistra si presenta divisa. In questo periodo bisogna lavorare per allargare il fronte dell’alleanza, guardando anche all’esperienza di tante amministrazioni locali. A mio avviso bisogna lanciare poi anche un messaggio agli elettori di centrosinistra, invitandoli a votare per noi, proprio in considerazione di questa spaccatura nella coalizione. Un appello al voto utile, per evitare di favorire la vittoria dei populisti”.

Da presidente della Cassa forense lei ha un ruolo di grande visibilità, oltre che di responsabilità. Qualcuno, a livello nazionale, ha sollevato la questione dell’opportunità della sua candidatura
Sul tema delle incompatibilità lo statuto è molto chiaro e la questione non si pone. Anzi, sia la Cassa Forense che l’Adepp avrebbero un grande interesse ad avere un loro rappresentante in Parlamento. Certo poi se Berlusconi mi proponesse di fare il MinistroLuciano chiude con una battutasarei disponibile anche a lasciare l’incarico”.

Unisciti al nostro gruppo Whatsapp per restare aggiornato in tempo reale: manda ISCRIVIMI al numero 3288234063

Più letti

Lo sguardo di un inviato di guerra: a Campobasso arriva Giammarco...

Nuovo appuntamento con l’ottava edizione dell’art festival Poietika. A dialogare con l’ospite la giornalista Rai Maria Grazia Fascitelli CAMPOBASSO. Prosegue la programmazione di Poietika, l’art festival...
spot_img
spot_img
spot_img