Incontro domani alle 18 per sondare il terreno in vista della presentazione delle liste. Intanto, si cerca ancora l’aspirante governatore, per il quale si pensa anche a Rossella Ferro, che realisticamente non pare interessata. Dal Pd interviene Libertucci: facciamo scegliere il presidente alla base in un evento pubblico, no alle segrete stanze
CAMPOBASSO. Paolo Frattura chiama a raccolta i sindaci. Dopo il clamoroso passo indietro, che al momento lo vede autoescluso dalla ricandidatura a governatore e perfino da quella come semplice consigliere, il presidente della Regione è comunque al lavoro per la composizione delle liste. La ‘deadline’ è fissata a sabato 24 marzo: pochi giorni, dunque, per una coalizione di centrosinistra ancora frastornata dalla travolgente vittoria dei Cinque Stelle alle Politiche, che ha rivoluzionato completamente gli assetti tanto a livello nazionale che regionale.
Dunque, in attesa di capire chi sarà il candidato presidente – con Tonino Di Pietro che avrebbe definitivamente declinato l’invito, nonostante l’indicazione condivisa da parte del Pd di Micaela Fanelli e Frattura e dell’Ulivo 2.0 di Roberto Ruta – quantomeno si lavora per riempire le caselle dei candidati consiglieri. Di qui la necessità di tastare il polso a sindaci e amministratori di tutto il territorio, per capire chi ancora vuole starci e metterci la faccia, in uno dei momenti politici più delicati della storia del Molise e non solo.
Lo scorso 5 gennaio il governatore aveva già coinvolto i primi cittadini in una riunione a porte chiuse al Centrum Palace, che risultò molto partecipata. A rispondere all’appello, oltre 200 tra sindaci e consiglieri, in particolare del basso Molise e dell’area pentra, che espressero aperte manifestazioni di consenso per l’operato della Giunta di centrosinistra. Poco più di due mesi dopo, lo tsunami grillino potrebbe aver cambiato tutto, inducendo molti aspiranti candidati a battere in ritirata. Di qui l’incontro fissato per domani sera alle 18, a quanto pare nuovamente a porte chiuse: dal quale Frattura e i suoi sodali dovranno iniziare a fare una prima scrematura per cercare di capire chi può ancora intercettare il consenso sul territorio, proponendosi nelle vesti di aspirante consigliere regionale.
Ma intanto, il nodo del leader di coalizione resta. In queste ore sono stanti i nomi che circolano, in particolare ‘in rosa’: dalla preside Rossella Gianfagna alla sindacalista Uil Tecla Boccardo, fino all’imprenditrice de ‘La Molisana’, Rossella Ferro, che finora si è sempre tenuta lontana dalla politica, di ogni schieramento. E difficilmente cambierà idea.
Inoltre, sul metodo di individuazione dell’aspirante governatore è intervenuto il consigliere del Pd al Comune di Campobasso Pino Libertucci, membro dell’assemblea regionale e responsabile della Federazione medio Molise per la mozione Orlando, che propone “un evento pubblico aperto a partiti, movimenti associazioni e comitati spontanei per far scegliere il candidato dalla base”.
A suo dire, si farebbe “ancora in tempo a coinvolgere il popolo del centrosinistra”, che altrimenti rischia di “affidare la scelta del candidato presidente a un gruppo ristretto, peraltro responsabile della sconfitta e che in questi anni ci ha portato lontano dai cittadini come non mai”. Il suo è un appello a “ridare la parola al popolo del centrosinistra e a rinunciare a una scelta fatta in solitudine nelle stanze del potere, con accordi sotterranei che mai conosceremo, che non ci porteranno alla vittoria e a quel cambio di passo che la gente ci chiede e che ci aspetta”. Di qui l’avvertimento: “Sono pronto a sospendermi dal partito e chiedere a tanti altri iscritti di farlo – conclude Libertucci – qualora si voglia continuare con i metodi della vecchia politica”.
Pba
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