HomeSenza categoriaGiunta senza quote rose, Veneziale affonda: impegni traditi

Giunta senza quote rose, Veneziale affonda: impegni traditi

L’aspirante governatore del centrosinistra, sconfitto dalle urne, critica le scelte compiute dal presidente Toma nella composizione dell’esecutivo e ironizza con l’hashtag #bugiadettaperbene


CAMPOBASSO. L’avvio di legislatura, in particolare le scelte compiute per la composizione dell’esecutivo regionale, non sono esenti da critiche neanche per il governatore Donato Toma.
L’assegnazione del quinto assessorato ad un esterno della Lega, ossia all’ex presidente della Provincia di Isernia e coordinatore molisano del Carroccio Luigi Mazzuto, oltre ad aver agitato un po’ le acque nello stesso partito di Salvini, specie tra gli eletti, fa registrare il commento dell’ex assessore della Giunta Frattura, Carlo Veneziale, che stigmatizza la mancata considerazione delle quote rosa da parte del neo presidente.

Per l’aspirante governatore del centrosinistra, uscito sconfitto dalle urne, Toma avrebbe sconfessato le promesse della campagna elettorale, ‘tradendo’ di fatto un patto con i cittadini, nonostante avesse a disposizione delle donne tra i consiglieri entrati a palazzo D’Aimmo.

Riprendendo e trasformando in chiave ironica lo slogan del presidente eletto, dunque accompagnando il suo commento con l’hashtag #bugiadettaperbene, Veneziale, con un commento su facebook, affonda: “Durante tutta la campagna elettorale per le scorse elezioni regionali, il Presidente Toma ha più volte promesso che avrebbe tenuto nella ‘giusta e doverosa considerazione’ il principio della parità di genere nella composizione della giunta regionale, indipendentemente dalle norme o dallo statuto che nulla impongono. Lo ha detto, insieme a me, in moltissime occasioni, impegnandosi formalmente in tal senso. Oggi – conclude l’esponente di un PD rimasto al momento fuori dai giochi, sferrando il suo primo ‘attacco’ post-voto – prendiamo atto che non ha nominato nessuna donna e che non ha tenuto fede a quell’impegno”.

Intanto, Toma si appresta a ridistribuire le deleghe e, con l’annunciata opzione degli ‘assessorati a termine’, non si escludono ulteriori sorprese nel tempo.

 

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