HomeNotizieCRONACAEspianto di organi al Neuromed, un'altra storia di solidarietà

Espianto di organi al Neuromed, un’altra storia di solidarietà

La complessa procedura avviata ieri,  all’Istituto di Pozzilli; le équipe di chirurghi hanno provveduto agli espianti, gli organi hanno raggiunto Roma e L’Aquila


POZZILLI. Morte cerebrale: due parole che scrivono la parola fine. Ma a volte e solo grazie ad atti di generosità ed amore, segnano nuovi inizi. Nuove vite.

E’ una storia di solidarietà, di amore verso chi non ha un nome né un volto ma con il quale si condividono sofferenze e dolori, quella scritta l’altra notte presso l’I.R.C.C.S Neuromed di Pozzilli dove il dolore non ha vinto sul valore della vita.

Dopo la dichiarazione di morte cerebrale di un paziente dell’Istituto di Pozzilli, la famiglia ha prestato il proprio consenso alla donazione degli organi, prelevati nella notte; ore frenetiche nelle quali la Direzione sanitaria e la Rianimazione del Neuromed hanno allertato il Centro di Coordinamento Trapianti che, a sua volta, ha attivato le varie équipe sul territorio italiano.

Una mobilitazione congiunta che ha visto l’impegno diretto della Direzione Sanitaria, dell’Unità Operativa di Rianimazione, del personale del comparto operatorio e dei laboratori. Squadre di chirurghi sono giunti dalle due città mentre la Rianimazione Neuromed organizzava tutto il necessario per gli interventi.

La complessa operazione, partita nel pomeriggio di ieri è proseguita per tutta la notte. I team chirurgici sono arrivati al Neuromed dove, nel comparto operatorio, si è proceduto al prelievo multiorgano. Successivamente, grazie allo sforzo della Prefettura e della Questura che hanno organizzato gli spostamenti, gli organi sono stati trasportati verso gli ospedali di destinazione per essere subito trapiantati sui pazienti in attesa.

Hanno raggiunto Roma e L’Aquila. E hanno portato la vita.

“Ancora una volta abbiamo vissuto una grande esperienza umana e professionale – è il commento del dottor Orazio Pennelli, Direttore Sanitario dell’Istituto di Pozzilli, e del dottor Fulvio Aloj, Responsabile dell’U.O. di Rianimazione – Abbiamo condiviso con la famiglia, supportandola adeguatamente in un momento così delicato, la volontà di aiutare altri pazienti bisognosi che grazie a questo dono potranno avere una qualità di vita migliore. Ringraziamo i congiunti del paziente e tutti coloro che hanno permesso questa complessa operazione, contribuendo così a scrivere una nuova pagina di solidarietà”.

 

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